Nel
post-COVID 19, sullo “status” e le prospettive dei vettori
aerei! Nel quadro delle discussioni sul post COVID 19, su ipotetici
scenari di traffico aereo della crisi conseguente, al ruolo delle low
cost e delle aerolinee “ex di bandiera”, del finanziamento dei
relativi Governi, nel corso dell'audizione di Giuseppe Leogrande,
attuale commissario straordinario del vettore aereo Alitalia, è
stata presentata la seguente interrogazione dall'onorevole Giorgio
Mulè (FI)
"Al
ministro dello Sviluppo economico, al ministro delle Infrastrutture e
dei trasporti
Per
sapere, premesso che:
il
29 aprile 2020 il settimanale 'Panorama' ha pubblicato un articolo
dal titolo 'La misteriosa vendita di Blue Panorama' in cui, tra
l’altro, si riporta la notizia che nel corso del 2017 sotto la
gestione commissariale dell’epoca di Alitalia, la compagnia aerea
affidò ad un’azienda dello stesso gruppo di Blue Panorama, di cui
Giancarlo
Zeni,
attuale direttore generale di Alitalia, era amministratore delegato,
il subappalto per il servizio di procacciamento dei posti in hotel
per tutto il personale Alitalia in trasferta, e, sempre l’articolo,
solleva il quesito se al momento dell’insediamento di Zeni
come amministratore generale di Alitalia questi abbia dichiarato di
essere stato amministratore delegato di una parte correlata con un
fornitore di Alitalia;
in
occasione dell’audizione svolta sempre in data 29 aprile 2020 dal
commissario straordinario di Alitalia, avvocato Giuseppe
Leogrande,
presso la commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della
Camera dei deputati, l’interrogante ha chiesto al commissario
Leogrande
chiarimenti in ordine alle notizie riportate dall’articolo di
'Panorama', sia in merito ad eventuali indagini della magistratura in
corso nei confronti di Zeni,
sia nello specifico in merito alla dichiarazione di Zeni,
all’atto di assunzione della carica di direttore generale della
gestione commissariale di Alitalia, di essere stato amministratore
delegato di un’azienda correlata con un fornitore della stessa
Alitalia;
il
commissario Leogrande
ha risposto alla prima richiesta di chiarimenti, sostenendo di non
avere alcuna notizia di indagini nei confronti di Zeni,
mentre non ha fornito alcuna risposta sulla seconda richiesta di
chiarimenti. Nessuna risposta è stata fornita in merito dallo stesso
Zeni,
che pure è intervenuto nella medesima audizione se Zeni,
all’atto dell’assunzione della carica di direttore generale di
Alitalia, abbia dichiarato di aver ricoperto il ruolo di
amministratore delegato di un’azienda correlata con un fornitore
della stessa Alitalia".
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