La
cabina di un aeromobile, quel “buco nero spaziale”, un veicolo di
virus! Come operano le flotte che atterrano e decollano dagli
aeroporti, almeno in quelli al momento aperti, in Italia? Siano esse
aerolinee italiane, europee e di altri Continenti. Per attività di
emergenza, recupero/rimpatrio di passeggeri da Paesi esteri, per voli
di collegamento nord-sud della Penisola.
Ebbene
sono applicate le Linee guida disposte da ENAC il 17 Maggio o quelle
del Protocollo EASA/ECDC del 21 Maggio?
La
separazione dei passeggeri imbarcati è di 1,5 metri e/o di 1,0 metri
minimo?
E
chi controlla, chi verifica la piena adozione di tali “restrizioni”
cautelative?
Se
il paziente zero in Lombardia, fosse realmente arrivato dalla Cina,
via Germania, se il mezzo aereo risultasse quello preferito dal virus
per dilagare in ogni continente e ogni remota località del Pianeta
Terra, il trasporto aereo diventerebbe il fronte primario della
guerra per combatterlo.
Per
contenere la sua diffusione.
Ma
chi si assume e/o ha la diretta responsabilità del distanziamento a
bordo, della realtà operativa della separazione tra i passeggeri
imbarcati e dell'esito della circolazione, della pressurizzazione e
del flusso/ricircolo dell'aria in cabina passeggeri/piloti? Un
portatore asintomatico e/o con pochi sintomi può trasformarsi in un
superdiffusore. Propagarlo tra le famiglie e amici e colleghi di
lavoro. L'allentamento e/o l'inesistenza di adeguate misure per il
contenimento, potrebbe sfuggire di mano innescando, ancora una volta
effetti epidemici estremi.
Se
fronteggiare questo “virus respiratorio” rappresenta una grande
sfida per funzionari della sanità e per gli operatori sanitari, per
le autorità preposte a delineare linee guida e direttive varie per
ridurre/eliminare il contagio a bordo delle cabine passeggeri/piloti
è una operazione assai intricata. Tutelare la salute e rilanciare il
traffico aereo, nello stesso tempo è una impresa possibile?
Nelle
sette pagine del 17 Maggio 2020 il Direttore Generale ENAC, documento
elaborato e concordato con Assaereo, Assaeroporti, Assohandlers,
Assoelicotteri, Assoclearance, IBAR, Federcatering, Confetra, Centri
Studi Demetra, IATA e IBAA , con Oggetto: Linee guida fase 2. La
ripartenza del settore aereo, Il Decreto Legge 16 maggio 2020, n. 33
ed il DPCM del 17 aprile 2020, sono, sino al prossimo 14 giugno, la
normativa base di riferimento in cui sono contenute le misure per
fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 su tutto il
territorio nazionale.
Lo
stralcio delle Linee guida ENAC relative alle misure o-board riporta:
“Quindi,
l’allegato 14 riporta il “Protocollo condiviso di
regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID 19
nel settore del trasporto e della logistica” che, per quanto
concerne il trasporto aereo, precisa che “gli addetti che dovessero
entrare a più stretto contatto, anche fisico, con il passeggero, nei
casi in cui fosse impossibile mantenere una distanza interpersonale
di almeno un metro, dovranno indossare mascherine, guanti monouso e,
su indicazione del Medico Competente ulteriori dispositivi di
protezione come occhiali protettivi, condividendo tali misure con il
Comitato per l’applicazione del Protocollo (…)”.
“In
tal modo, è del tutto evidente che il passeggero, a bordo
dell’aereo, potrà viaggiare in modo sicuro indossando la
mascherina, tenuto anche conto che il distanziamento sociale può
considerarsi una delle misure alternative idonee a prevenire il
contagio”.
“Gli
attuali sistemi di pressurizzazione e condizionamento di bordo
garantiscono un ricambio di aria almeno ogni tre minuti. Gli impianti
inoltre sono dotati di filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air)
idonei a trattenere il 99,99% del particolato presente nell’aria,
compresi batteri e virus.
Va
anche sottolineato che la ipotesi di presenza di un passeggero
asintomatico è contrastata dal distanziamento sociale e l’obbligo
di mascherina in ambito aeroportuale e dal fatto che a bordo sarà
obbligatorio l’uso della mascherina, precauzione idonea ad evitare
il contagio, tenuto conto che sia l’OMS che l’Istituto Superiore
di Sanità, pur ammettendo la possibile trasmissione del virus da
persone infette ma ancora asintomatiche, ne sottolineano la rarità
ed è indubbio il certo contenimento della propagazione della
“gocciolina infettante” con l’uso, da parte di tutti i
passeggeri, della mascherina.”
Quanti
passeggeri potrebbero essere imbarcati, ad esempio, su un velivolo
Boeing 737-300, configurazione “full economy! In entrambi i casi,
con la distanza di 1,5 metri e 1,0 metri rispettivamente? Sono limiti
massimi rispettati? Chi controlla?
Interrogativi,
considerazioni e analisi già poste sulle news del web,
https://aerohabitat.blogspot.com/ https://aerohabitat.eu e
https://aerohabitat.org .
Le compagnie parlano di filtri Hepa, il che non vuol dire molto, bisogna capire quali filtri montano gli aerei.
RispondiEliminaIl filtro fotocatalitico (o "a rigenerazione solare") al biossido di titanio si chiama così perché agisce su base fotocatalitica, sfruttando il potere ossidante del biossido di titanio sottoposto a luce ultravioletta di distruggere le membrane dei batteri e di coagulare le proteine dei virus inibendone l'attività, per cui ripulisce al 99% l'aria da batteri, spore e virus.
Gli aerei montano filtri fotocatalitici? le compagnie dovrebbero informare i passeggeri sui tipi di filtri istallati a bordo di ogni aeromobile, io proporrei in fase di prenotazione, se il passeggero viaggia con un semplice filtro elettrostatico lo deve sapere. Le compagnie devono essere " trasparenti", parliamo di tutela della salute dei passeggeri, degli equipaggi e di una pandemia in corso.
più che filtri HEPA servirebbero i filtri ULPA cat. H14 fino a 0.3 um, ma il virus COVID19 quanto è piccolo?
RispondiEliminaNon sono un'esperta ....ma leggendo su internet ho trovato questa notizia.
RispondiEliminaI virioni – singole particelle virali – di coronavirus sono particelle sferiche con un diametro medio di circa 100 nm (0.10 micron). Le più piccole, infatti, misurano 0.06 micron e le più grandi 0.14 micron. Le mascherine N95 riescono a filtrare il 95% delle particelle con diametro di circa 0.30 micron.
quindi il filtro antivirus per ora non esiste!