Breve
elenco e iniziali considerazioni su alcune procedure contraddittorie
e, forse, inefficaci. Delle 28 pagine, del “COVID-19 Aviation
Health Safety Protocol - Guidance for the management of airline
passengers in relation to the COVID-19 pandemic - Issue no: 1.1 Issue
date: 21/05/2020, divulgato da EASA (European Aviation Safety Agency)
e dall’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control),
in questa breve nota, inquadreremo esclusivamente le indicazioni
“on-board” per i passeggeri.
Le
problematiche inerenti il “Management of passengers on-board the
aircraft” rimandano essenzialmente al distanziamento di 1,5 metri,
l'utilizzo delle mascherine, il flusso del
condizionamento/presurizzazione, il ricircolo dell'aria in cabina
passeggeri/cockpit piloti e l'utilizzo delle bocchette di
ventilazione soprastante ogni sedile dei passeggeri. Interrogativi
specifici riguardano invece l'utilizzo del WC, lavatory,
Trascurando
le riflessioni che rimandano al rischio associato alla ignota
presenza di eventuali passeggeri e/o membri di equipaggio
“asintomatici” ed alla propagazione del COVID-19 in Italia,
avvenuto, molto probabilmente (sicuramente?) by cabina passeggeri per
il paziente zero in Italia
“!https://aerohabitat.blogspot.com/2020/05/covid-19-da-shanghai-codogno-via.html”
).
Per
semplificare questa analisi le considerazioni riguardano una cabina
passeggeri “full economy”.
L'ambiente
del volo, la lunga fusoliera che ospita i passeggeri nel
flusso/ricircolo dell'aria, anche se EASA ed i responsabili delle
aerolinee e massime autorità aeronautiche (IATA) sostengono come gli
aeromobili, soprattutto (?) quelli di ultima generazione (?), “hanno
filtri così efficienti e moderni – denominati High efficiency
particulate air (Hepa) – assimilabili a quelli installati nelle
strutture ospedaliere, perciò in grado di “depurare” e bloccare
fino al 99,97% dei microbi/batteri /anche virus?),ma che non possono,
inevitabilmente evitare il “ricircolo” di quelli fluttuanti e
trasmessi tra le file dei passeggeri, personale di volo e di quelli originati
nelle toilettes, WC, lavatories di bordo.
Alle ordinarie prescrizioni adottate dal protocollo EASA, equivalenti a quelle previste per il personale di terra e di cittadini in genere, quali:
Alle ordinarie prescrizioni adottate dal protocollo EASA, equivalenti a quelle previste per il personale di terra e di cittadini in genere, quali:
• Hand
hygiene, particularly before eating or drinking and after use of the
toilet
• Appropriate
use of face masks
• Respiratory
etiquette
• Limiting
contact with cabin surfaces
• Minimised
on-board service
• No
duty free or other non-essential product sales on board.
• Reduced
food and drink service
• Preference
for pre-packaged and sealed food and drink products, such as canned
drinks
• Wherever
possible, payment procedures involving touch or contact, such as cash
payments, should be avoided to mitigate transmission between crew
members and passengers,
preoccupa
l'avvertimento relativo all'utilizzo degli “ugelli” e/o
“bocchette” di refrigerazione disponibili per ogni singolo
passeggero:
“Reducing
the use of individual air supply nozzles to the maximum extent
possible, unless otherwise recommended by the aircraft manufacturer”.
Ma
quali sono e/o saranno i sedili disponibili e/o compatibili con il
distanziamento di 1,5 metri tra un passeggero e l'altro. Ovvero non
solo tra i passeggeri affiancati ma anche tra quelli posizionali nelle
file anteriori e/o posteriori..
E'
una questione che si rivela decisiva.
Quanti passeggeri massimi potranno essere imbarcati, non solo per ogni singola tipologia di aeromobile ma per configurazione dei loro sedili e loro specifica localizzazione, a lato dei corridoi e/o paratia della fusoliera?
Quanti passeggeri massimi potranno essere imbarcati, non solo per ogni singola tipologia di aeromobile ma per configurazione dei loro sedili e loro specifica localizzazione, a lato dei corridoi e/o paratia della fusoliera?
Questione
che, alla Quantas ad esempio, ha fatto anticipare, una dichiarazione decisiva.
L'AD Alan Joyce sostiene l'improponibilità di tale scelte. Sulla
flotta non ci saranno ne mascherine, tantomeno distanziamento. Quest'ultima opzione imporrebbe un imbarco massimo di solo 22 passeggeri.
Il
calcolo è, sostanzialmente, esatto. Nell'ipotesi di una
configurazione standard di Boeing 737/300, con tre sedili della larghezza di
55 cm per ogni fila, separati da un corridoio centrale, potrebbe essere occupata una sola poltrona. E per
file alternate. Il distanziamento di 1,5 metri è un parametro, inevitabilmente, più cautelativo di 1 metro di separazione, ancorché
decisivo per fronteggiare il COVID-19.
Il
flusso del circolo dell'aria in volo, inoltre, da anni è sottoposto
agli interrogativi posti dalla cosiddetta sindrome aerotossica.
Tematica proposta alcuni anni addietro da Chris Winder
e Jean-Christophe Balouet . Descrive possibili effetti
negativi sulla salute a breve e lungo termine causati
dalla respirazione dell'aria presente nella cabina
pressurizzata di un aereo di linea, In Italia il
giornalista/scrittore Antonio Bordoni con il testo “Aerotoxic
Syndrome, l'inconfessabile segreto dell'industria aerea commerciale"
ne ha proposto una breve analisi di 136 pagine.
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