Con un interrogativo preliminare: perché i sindaci del CUV non hanno mai richiesto e/o imposto l’installazione di alcune centraline di tipo V-Violazione? Tuttavia non è una novità, probabilmente, mancano anche su altri aeroporti.
Questa news propone, a proposito, alcune note, considerazioni di massima sulle ricadute acustiche e sulla tipologia della rete di monitoraggio di Malpensa.
Se ARPA Lombardia verifica l’efficienza di nove centraline,
chi svolge il controllo tecnico delle restanti tre. A chi tocca elaborare
l’AEDT-Aviation Environmental Design Tool, il modello matematico USA-FAA utilizzato
per definire zonizzazione acustica aeroportuale e che sta mappando le varie fasi
della “sperimentazione”?
Il sito web di ARPA Lombardia descrive in dettaglio la rete
di monitoraggio dell’aeroporto di Milano Malpensa. Le due piste (17R/35L e
17L/35R) utilizzate nell’arco diurno e notturno dispongono di un sistema di
rilevamento del rumore aeroportuale costituito da 12 stazioni di misura. Delle
quali 9, posizionate in corrispondenza delle traiettorie di decollo e di
atterraggio, sono di tipo M, ovvero centraline di monitoraggio ai sensi delle
Linee Guida DGR 808/2005.
Dopo le verifiche sullo scenario di distribuzione del
traffico, la Commissione Aeroportuale del 17 aprile 2023 ha approvato la
zonizzazione acustica aeroportuale, che definisce le fasce di pertinenza
dell'infrastruttura ai sensi del D.M. 31 ottobre 1997 art.6, le operazioni di
volo della cosiddetta “sperimentazione” utilizza la stessa rete di monitoraggio
con la stessa ubicazione delle centraline.
E’ una procedura appropriata? E’ stata ritenuta compatibile
con la nuova distribuzione del traffico aereo e/o dovrebbe essere riconfigurata
nelle singole postazioni?
Con una precisa e circostanziata ubicazione, correlata alle
nuove SIDs?
Il sito web di ARPA Lombardia ricorda come il “sistema di
rilevamento del rumore aeroportuale di Malpensa è attualmente costituito da 12
stazioni di misura, di cui 9, posizionate in corrispondenza delle traiettorie
di decollo e di atterraggio, sono di tipo M, ovvero centraline di monitoraggio
ai sensi delle Linee Guida DGR 808/2005.”
Le stazioni di monitoraggio e
la tipologia descritta sono le seguenti:
“Arsago Seprio – Arsago Cimitero M
Arsago Seprio – Arsago Moro A
Casorate Sempione – Cimitero A
Casorate Sempione – Monte Rosa M
Ferno – Moncucco M
Lonate Pozzolo – Cimitero M
Lonate Pozzolo – Santa Savina M
Somma Lombardo – Ca’Bagaggio M
Somma Lombardo – Da Vinci A
Somma Lombardo – Maddalena M
Somma Lombardo – Magazzino M
Somma Lombardo – Rodari M
Le stazioni posizionate nei comuni di Arsago Seprio,
Casorate Sempione e Somma Lombardo rilevano il rumore generato dai decolli,
mentre quelle nei comuni di Ferno e Lonate Pozzolo monitorano principalmente
gli atterraggi, oltre ai decolli effettuati nel periodo notturno”.
La rete di monitoraggio del rumore dispone di nove centraline
M di monitoraggio e tre di tipo A-Ambientali, ma nessuna di tipo V, ovvero di
Violazione di eventuali trasgressioni o violazione.
L’interrogativo posto inizialmente, dopo 25 anni di Malpensa2000
è, quindi, sempre attuale e va riproposto. Perché la rete di monitoraggio del
secondo aeroporto del Belpaese non dispone delle centraline che potrebbero
verificare la corretta esecuzione delle procedure antirumore? Verificando il
livello acustico massima tollerabile e una eventuale dispersione laterale della
rotta di volo perseguita?
Ma con un interrogativo aggiuntivo, chi controlla, innanzi
tutto, l’efficienza e operabilità delle 12 centraline? Quale è il ruolo di ARPA Lombardia nella
Commissione Tecnica Aeroportuale:
- - nell’elaborazione della zonizzazione AEDT;
- - nella valutazione dell’impatto acustico del
singolo aeromobile nello studio della “sperimentazione”;
- - nel computo complessivo delle curve LVA della
stessa “sperimentazione”.
In attesa di qualche risposta, al momento sembrerebbe, che ARPA esegue la verifica
periodica del funzionamento, della corretta di misura del rumore aeroportuale, delle
centraline gestite da SEA di tipo M, secondo quanto previsto dalla normativa (LLG_DGR808/2005).
Ma non altrettanto avverrebbe per le stazioni di tipo A.
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