Come è ben noto le infrastrutture aeroportuali, spesso ritenute strategiche e motore/magnete di sviluppo di un territorio, non sono entità isolate, ma componenti integranti di una comunità. Se da un lato gli urbanisti pianificano l’evoluzione degli aeroporti in progressivi masterplan con incremento dei movimenti aerei associati a volumi di traffico passeggeri e cargo, gli spazi di sedime non sono adeguati. L’evoluzione implicita nei masterplan determina l’espansione delle aree e la concentrazione, ampliamento di attività aeronautiche e l'avvento di aziende e attività non aeronautiche e/o indotte.
Gli aeroporti si sono trasformati radicalmente nel corso
dell'ultimo secolo, da semplici piste di atterraggio erbose a enormi hub
tentacolari che ospitano centinaia di migliaia di movimenti decollo-atterraggio
(ciclo LTO Landing-TakeOff) milioni di passeggeri ogni anno. Dal preistorico
campo di volo, spazio erboso, sito di atterraggio per i primi pionieri
dell'aviazione si è affermato come una rete globale di collegamenti e
destinazioni passeggeri e cargo.
Se nel 1900, gli aeromobili potevano decollare e atterrare
in qualsiasi direzione, con  la navigazione
a vista, la realtà odierna determina, innanzitutto nel contesto del "comparto aerodrome", restrizioni e vincoli indispensabili per
garantire livelli ottimali di safety, di risk, di security e di impatto ambientale
(emissioni acustiche e atmosferiche.
Gli aeroporti si sono evoluti. Si sono imposti all'avanguardia
nell'innovazione. Nei servizi, nelle tecnologie (check in-check out, scanner, ecc.), nelle infrastrutture, come nell'espansione territoriale. In una nuova era del trasporto aereo.
Sono i principali motori del cambiamento a livello di
settore, trasformandosi essi stessi nel processo. Ma quale sarà il ruolo, la
dimensione spaziale territoriale di un aeroporto nel 2030, 2040 e 2050? 
L infrastrutture aeroportuali nel XXI secolo dovranno
rispecchiare un cambiamento dinamico, lo Special Report “Airport
Cities: the evolution” apparso sulla pubblicazione Airport World April/May 2013, aveva elencato gli scali europei  dove
erano stati pianificati tali iniziative, opere.  
Ovvero soluzioni innovative per affrontare le sfide di
capacità, ottimizzare le operazioni e ridurre l'impatto ambientale attraverso
progetti ad alta efficienza energetica. Interventi, pianificazioni e progettualità che, nel contempo, investono riqualificazione urbana associata, soprattutto con un layout/configurazione "aerodrome" , inevitabilmente integrata con spazi Airport City, Cargo City e logistiche commerciali acquisite dal territorio limitrofo.  
Con Piani di sviluppo aeroportuale, che aggregano sedime esterno, anche con l'attivazione di eventuali e specifiche delocalizzazioni di caseggiati e cittadini.
Dopo 10 anni, quale è la situazione e programmazione nel
Belpaese, quanti masterplan hanno incorporato tali, imprescindibili,
iniziative?
Europe
Amsterdam Schiphol
Athens International Airport
Eleftherios Venizelos
Barcelona El Prat Airport
Bremen Airport
Budapest Ferenc Liszt
International Airport
Dublin Airport
Frankfurt Airport
Frankfurt-Hahn Airport
Helsinki-Vantaa Airport
London Heathrow Airport
Manchester Airport
Moscow Domodedovo Airport
Munich Airport
Oslo Airport, Gardermoen
Paris Charles de Gaulle Airport
Paris Vatry Airport
Stockholm Arlanda Airport
Vienna International Airport
Warsaw Chopin Airport
Zurich Airport
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