Dopo il decollo - avvenuto verso le 20.00 di venerdì 17 maggio - dell' Airbus 330-300 - volo TK1876 della Turkish Airlines con destinazione Istanbul - i piloti avrebbero dichiarato l’emergenza e richiesto l’immediato atterraggio.
La causa sarebbe riconducibile ad una avaria ad uno dei due propulsori,
i media on-line, hanno riferito di una segnalazione di fumo fuoriuscire da uno
dei due motori, senza ulteriori riscontri. Prima di essere autorizzato all’avvicinamento
e atterraggio, sarebbero trascorsi circa 30 minuti. Non si ha notizia di una
eventuale scarico carburante per rientrare nel peso massimo di atterraggio e/o
se l’operazione sia stata completata con una toccata in sovrappeso. Nel caso di
“fuel dumping”, scarico di carburante in volo, non si ha notizia dell’eventuale
area geografica interessata e la quantità fuel-avio scaricata.
L’atterraggio – non si ha notizia certa su quale pista - sarebbe avvenuto, alle 20.49, comunque senza problemi, senza alcuna conseguenza per il velivolo
e occupanti a bordo, peraltro sbarcati regolarmente.
Alcuni media – online- locali hanno descritto l’assistenza predisposta
a terra in atterraggio con tre ambulanze e due auto mediche, secondo criteri di
“prevenzione di eventi di massa e
l’allerta della struttura di sicurezza dello scalo. Allertati anche
l’infermeria di Malpensa, la Polizia di frontiera aerea, la Questura di Varese
e i Vigili del fuoco”.
Lo stato di “emergenza” sarebbe rientrato intorno alle
21.15, con la riapertura della pista 35R, probabilmente, utilizzata per l’atterraggio.
A queste brevi note informative relative all’evento
aeronautico descritto, a beneficio dei cittadini e del territorio prossimo all’aeroporto, sembra utile porre alcuni interrogativi che accompagnano questa “emergenza”, della
quale non si ha notizia sui database incidentali internazionali, sono i
seguenti:
- - se lo stato di “emergenza” dichiarato dai
piloti aveva implicato una situazione di
“allarme” operativo in aeroporto;
- - quale sia stata l’avaria motore specifica -
incendio/spegnimento/impatto volatili/altro;
- - se l’aeroporto sia stato chiuso al traffico per
il periodo dell’emergenza, ovvero 75 minuti;
- - se l’operazione di eventuale discarica di
carburante sia avvenuta e la quantità;
- - se era stato attivato il Piano di Emergenza
Aeronautica-PEA;
- - se era stato attivato il Centro Operativo Emergenza
(COE).
Infine se, nel quadro delle operazioni di volo, questi
eventi, prevedano anche la contemporanea e preliminare allerta del cosiddetto “Piano
Provinciale di Emergenza e Protezione Civile”.
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