lunedì 23 gennaio 2023

Le flotte aeree, le tonnellate di CO2 e l’intorno aeroportuale (11)

Un inevitabile rilievo emerge dal comunicato stampa del 16 gennaio 2023: “AEROPORTO MALPENSA E CO2: NEL CICLO LTO IL BOEING 777-300ER HA CONSUMATO 2600 KG/AVIO” del Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia, ma anche dalle note apparse sul Facebook del Comitato NO-Fly-Zone di Capodichino il 13 Gennaio 2023, che illustra le evidenze di MASON INMAN FOR NATIONAL GEOGRAPHIC NEWS, sull’impatto dell’anidride carbonica CO2 rilevata nel contesto aeroportuale.

Quante tonnellate di CO2-anidride carbonica si scaricano nel ciclo LTO (decollo – atterraggio) ovvero nel sedime e nella sua prossimità fino ad una distanza circoscritta di 6,5 km?

E’ indubbio che le tonnellate sono correlate, innanzi tutto, al numero dei voli, alla tipologia delle flotte aeree ed alle procedure adottate a terra ed in volo.

E’ possibile che uno scalo aereo hub tedesco abbia registrato una cifra annua superiore a 1.5 milioni di tonnellate di CO2? Uno specifico e dettagliato studio lo avrebbe rilevato.

Ma in queste brevi note è interessante porre interrogativi sulla situazioni delle infrastrutture aeroportuali de Belpaese!

Sono dati rilevati localmente e/o stimati in sede dei masterplan sottoposti alla valutazione della Commissione di VIA/VAS/VIS per ottenere il Parere positivo per l’ennesimo incremento dei voli a fronte della ecosostenibilità di un Piano di Sviluppo? I volumi di traffico aereo sono indispensabili per sostenere l’economia di un Paese. Lo sono inevitabilmente per un Paese “turistico” come l’Italia.

La coesistenza tra l’attività aerea, un territorio, una comunità di cittadini e l’habitat, lo esigono.

A questo punto è inevitabile l’analisi, il cross-check tra lo scenario delle tonnellate annue di CO2 presentate/illustrate in un masterplan e l’incremento dei voli. Valutando eventuali politiche sistematiche di mitigazione a salvaguardia e tutela - reale - di un territorio.

 

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