Un impianto fotovoltaico da 40 kW sarebbe stato installato sui tetti della sede di Jet Park Group a Cardano al Campo (una news riportata da alcuni media locali). In uno dei nove Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo CUV di intesa tra REGIONE LOMBARDIA, ENAC, SEA e, appunto il “CONSORZIO URBANISTICO VOLONTARIO (C.U.V.), dell’intorno aeroportuale.
L’impianto di fotovoltaico sarebbe costituito da “80 moduli
in silicio monocristallino da 450 kWp ed è in grado di produrre 39.850 kWh
all’anno, arrivando a coprire circa il 40% dei consumi energetici attuali
dell’azienda. Dal punto di vista dei benefici ambientali, l’attivazione
dell’impianto fotovoltaico, consentirà a Jet Park Group la riduzione annua di
emissioni di Co2 per 42 mila chilogrammi, risultato equiparato all’azione di
circa 1.500 alberi piantati nell’area”.
Una operazione del tutto condivisibile, la sostenibilità
ambientale è un traguardo, ma se la sua localizzazione, esterna alla zona D del
Piano di Rischio – PdR e in uno spazio,omunque, insediato in prossimità delle
attività di volo dell’aeroporto di Malpensa, lo è altrettanto?.
Tutto regolare? Probabilmente!
Almeno se l’impianto indicato ha ottenuto l’approvazione di
ENAC!
Le dimensioni del “fotovoltaico” della Jet Park sono
limitate. Dovrebbe, infatti, occupare un’area limitata, probabilmente di circa
300-400mq.
Dopo la recente normativa – Linee Guida - emanata e da ENAC,
le disposizioni procedurali sono trasparenti.
L‘ENAC, ha, quindi,
circoscritto la procedura di valutazione degli impianti fotovoltaici nei
dintorni aeroportuali. Sulla quasi totalità del Belpaese, invece, sarebbe
possibile, nella maggior parte dei casi, ottenere rapidamente l’autorizzazione
per impianti che si trovano fino a 6 km dagli aeroporti.
Una dichiarazione da parte di un tecnico abilitato che
attesti le caratteristiche di “non abbagliamento” dell’impianto proposto,
raggiunge, finalmente l’obiettivo di semplificare i percorsi autorizzativi, al
fine di imprimere un’accelerazione all’innovazione e alla sostenibilità
ambientale.
L’interrogazione da porsi è quindi la seguente:
Quale studio tecnico ha accompagnato la richiesta di
autorizzazione del “fotovoltaico” di Cardano al Campo? Quando è stata
autorizzata da ENAC?
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