giovedì 3 novembre 2022

Aeroporti e impatto acustico, una sintesi ed una certezza: si calcola in Lden ed Lnight!

Il RAPPORTO AMBIENTALE SULL’AVIAZIONE EUROPEA 2022 – EASA rileva la sottostante sintesi. Ma dopo aver sottolineato la seguente Raccomandazione, fondamentale.

Come è noto per mitigare gli effetti negativi del rumore degli aerei sulla salute dei cittadini dell’UE, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di ridurre i livelli di rumore degli aerei al di sotto di 45 dB Lden e 40 dB Lnight.

Informazioni generali sul settore:

a)     Il numero di voli degli aeroporti EU27+EFTA è cresciuto del 15% tra il 2005 e il 2019 fino a raggiungere i 9,3 milioni, mentre i passeggeri-chilometri sono quasi raddoppiati (+90%). Tuttavia, i voli sono diminuiti a soli 5,1 milioni nel 2021 a causa della pandemia COVID-19.

b)  Nei 98 principali aeroporti europei nel 2019, 3,2 milioni di persone sono state esposte ad un livello di rumore generato dagli aeromobili pari a 55 dB Lden e 1,3 milioni di persone sono state esposte a più di 50 eventi rumorosi giornalieri causati dagli aeromobili superiori a 70 dB. Si tratta, rispettivamente, di un aumento del 30% e del 71% rispetto al 2005.

c)  I principali 10 aeroporti in termini di esposizione della popolazione a 55 dB Lden nel 2019 rappresentano la metà dell’esposizione totale della popolazione nei 98 principali aeroporti europei.

d)   Le emissioni di CO2 di tutti i voli in partenza dagli aeroporti EU27+EFTA hanno raggiunto i 147 milioni di tonnellate nel 2019, con un aumento del 34% rispetto al 2005.

e)  I voli a lungo raggio (oltre i 4.000 km) hanno rappresentato circa il 6% delle partenze nel 2019 e la metà di tutte le emissioni di CO2 e NOX.

f)    I jet a corridoio singolo hanno rappresentato la quota maggiore di voli e di rumore, mentre i jet a doppio corridoio hanno rappresentato la quota maggiore di consumo di carburante e di emissioni.

g)  I grammi medi di CO2 emessi per passeggeri-chilometri sono diminuiti in media del 2,3% all’anno per raggiungere gli 89 grammi nel 2019, equivalenti a 3,5 litri di carburante per 100 passeggeri-chilometri.

h)   Nel 2020, a causa della pandemia COVID-19, la riduzione delle emissioni è stata di oltre il 50% e l’esposizione della popolazione al rumore è diminuita di circa il 65%, mentre i grammi medi di CO2 emessi per passeggeri-chilometri sono tornati al livello del 2005.

i)     Nei prossimi vent’anni, il rinnovo della flotta potrebbe portare a una riduzione dell’esposizione totale al rumore negli aeroporti europei, misurata dagli indicatori Lden e Lnight.

j)     

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