venerdì 4 novembre 2022

EASA e Aeroporti: impatto ambientale del settore dell’aviazione

Il RAPPORTO AMBIENTALE SULL’AVIAZIONE EUROPEA 2022 – EASA ha presentato la seguente sintesi:

a)     Per mitigare gli effetti negativi del rumore degli aerei sulla salute dei cittadini dell’UE, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di ridurre i livelli di rumore degli aerei al di sotto di 45 dB Lden e 40 dB Lnight;

b)      Le emissioni di inquinanti atmosferici prodotte dal settore dell’aviazione sono aumentate nell’Unione Europea. Un’azione efficace richiede una migliore caratterizzazione del contributo specifico dell’aviazione rispetto ad altre fonti di emissioni, soprattutto per quanto riguarda il particolato;

c)       La crescita delle emissioni di CO2 del trasporto aereo stava accelerando prima della pandemia COVID-19, con le emissioni globali di CO2, che si sono verificate a partire dall’anno 2000, pari a quasi la metà di quelle generate in totale tra il 1940 e il 2019;

d)      Nel 2018, il forzante radiativo effettivo stimato dalle emissioni non-CO2 ha rappresentato più della metà (66%) dell’effetto di riscaldamento netto causato dall’aviazione, sebbene il livello di incertezza degli effetti non-CO2 sia 8 volte maggiore di quello di CO2;

e)      Esistono già standard di certificazione ambientale per le emissioni non-CO2 dei motori degli aeromobili, tra cui NOX e nvPM, e si stanno valutando ulteriori opzioni di politiche sulla mitigazione;

f)        Quando le misure di mitigazione specifiche comportano compromessi tra emissioni di CO2 e non-CO2, è essenziale una solida metodologia di valutazione per garantire una riduzione complessiva dell’impatto sul clima. Inoltre, dovrebbero essere sostenute le opzioni win-win che riducono contemporaneamente entrambe le emissioni (ad esempio, adeguati carburanti sostenibili per l’aviazione).

Nessun commento:

Posta un commento