L'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (EASA) ha certificato per la prima volta un aeromobile per le emissioni di CO2, applicando un nuovo processo e una nuova metodologia e procedendo così verso la sua visione per un'aviazione civile sempre più sicura e più verde.
Il nuovo processo di certificazione fornisce una valutazione dell'efficienza del carburante di un aeromobile e quindi della CO2 emessa durante il funzionamento. In termini precisi, viene certificata l'efficienza del carburante nel volo da crociera, che è influenzata dai motori, ma anche dalle caratteristiche aerodinamiche e dal peso del velivolo.
Questa
certificazione è una pietra miliare nella roadmap dell'EASA per
stabilire, entro il 2022, un'etichetta ambientale per l'aviazione.
Tra gli altri valori, l'etichetta utilizzerà i dati sulle emissioni
di CO2 per fornire una valutazione completa delle prestazioni
ambientali di un aeromobile.
"Questo è un fattore nuovo e
importante per la certificazione ambientale alla luce degli sforzi
globali per decarbonizzare l'industria aeronautica", ha
affermato il direttore esecutivo dell'EASA Patrick Ky. "C'è
ancora molta strada da fare per raggiungere questo obiettivo, ma ogni
passo è importante nel dimostrare che l'aviazione si sta muovendo
con determinazione verso tale obiettivo. "
Airbus
ha richiesto volontariamente la certificazione CO2 dell'A330-900 a
seguito di una chiamata dell'EASA alla fine del 2019. Lo standard CO2
è stato finalizzato dall'ICAO CAEP a febbraio 2016, adottato dal
Consiglio ICAO a marzo 2017 e implementato nel regolamento di base
EASA a luglio 2018. Airbus sarà il primo produttore ad applicare
questo requisito di certificazione e la sua esperienza contribuirà a
migliorare e sviluppare ulteriormente gli standard stabiliti
dall'ICAO a vantaggio dell'intero settore.
Rispetto alla
misurazione della CO2 per le auto (ad esempio il consumo di
carburante in litri di carburante per 100 km), la certificazione CO2
per gli aeromobili è complessa, a causa del modo in cui viene
utilizzato un aeromobile. Il consumo di carburante dipende non solo
dalla velocità, ma anche dall'altitudine di volo e dal peso
dell'aeromobile, che è maggiore all'inizio della fase di crociera
che verso la fine di essa, in quanto il carburante viene bruciato
durante il volo.
I requisiti di certificazione si prefiggono
quindi di valutare le prestazioni tecnologiche dell'aeromobile
rispetto all'efficienza del carburante e alle emissioni di CO2, che
viene confrontata con un limite definito dallo standard ICAO per le
emissioni di CO2 degli aeroplani contenuto nell'Allegato 16 ICAO
Volume III.
Sulla base di varie manifestazioni di interesse fino
ad oggi, l'EASA prevede che più produttori cercheranno una
certificazione anticipata di CO2 nell'immediato futuro.
Nessun commento:
Posta un commento