La sospensione si annuncia totale, lo scalo sarà del tutto chiuso al traffico aereo e/o i passeggeri potranno eseguire il check-in o il check-out per essere imbarcati su pullman e trasferirti su uno scalo sostitutivo? Al momento le notizie sono scarne. Alcuni voli, probabilmente, con aeromobili di corto/medio raggio potranno essere ri-posizionati sullo scalo di Salerno-Pontecagnano. Ma saranno solo i voli compatibili con la ridotta lunghezza della pista del Costa d’Amalfi e la ridotta disponibilità dei parcheggi per aeromobili.
In 42 giorni di “chiusura” di Capodichino saranno interessati almeno 7.000 voli, di questi quelli intercontinentali e di medio raggio dovranno essere localizzati su uno scalo con una lunghezza pista e numero di parcheggi aeromobili adeguati al traffico orario dei movimenti aerei. Su quale scalo potrà volare la maggioranza degli aeromobili che atterrano e decollano se solo un minimo numero sarà trasferito a Pontecagnano?
Sarà l’occasione per usufruire,
finalmente, della pista di Grazzanise?
La GESAC a riguardo ha emanato il seguente comunicato:
“Napoli – 19 maggio 2025. Le infrastrutture aeroportuali
sono sottoposte a regolari e periodici interventi di manutenzione, sia
ordinaria che straordinaria, in conformità con le rigorose normative di settore
e in linea con l'impegno prioritario del gestore aeroportuale per garantire i
massimi standard di sicurezza.
Come già comunicato alle Istituzioni, in ottemperanza al
piano quadriennale degli interventi 2023-2026, dal 19 gennaio 2026 al 1° marzo
2026, la pista di volo dell’aeroporto di Napoli sarà interessata da radicali interventi
di riqualifica che imporranno la chiusura dello scalo per 42 giorni.
L'intervento è stato programmato nel periodo dell'anno
storicamente caratterizzato dal minore traffico aereo al fine di ridurre al
minimo i disagi per gli utenti.
Le compagnie aeree, debitamente informate, rivedranno la
programmazione voli sulla base delle proprie strategie operative e commerciali.
L'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi, in una logica di sistema aeroportuale
regionale, potrà assorbire una parte del traffico normalmente gestito dallo
scalo napoletano, nel rispetto dei limiti di capacità stabiliti dall'ENAC e in
base alle richieste di slot ricevute”.
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