L’evoluzione storica del trasporto aereo in tanti decenni è passata da preistorici, arcaici “campi di volo” in erba, dai piastroni metallici, di cemento, di asfalto agli “aerodrome” dedicati alla sola attività aerea. A primordiali sistemi di comunicazione aerea civile, poi commerciale, all’ambito, in definitivo “aviation” a quello recente e futurista di una “non-aviation area”.
Dall’aerodrome inquadrato nelle specifiche ICAO-EASA con caratteristiche di pista, vie di rullaggio, piazzali aeromobili a i terminal-aerostazioni, ai satelliti. Il sistema “aeroporto” si è integrato in un sorta di “airport city”. Con edificazioni esterne al sedime, ancorché associato come sistema “non-aviation”. In seguito anche con l’insediamento di una “Cargo City” con attivazione di una specifica attività merci, con flotte all-cargo, freighter e/o anche negli spazi fusoliera, la pancia, sottostanti alle cabine passeggeri low cost o meno.
Per attività di breve, medio e anche di voli intercontinentali di flotte aeree.
La sistematica pianificazione e sviluppo di un settore non-aviation, non aeronautico aeroportuale, tuttavia, non rappresenta solo una fonte addizionale di “entrate”, ma costituisce una realtà operativa primaria per l’assetto commerciale, per assicurare adeguati livelli economici di un’area industriale e turistica. Le attività integrate Airport City, Cargo City, per compensare il calo, le criticità dei redditi diretti dell'aviazione civile-commerciale classica.
Per garantire, assicurare una imprenditorialità competitiva tra gestori aeroportuali nel quadro di bacini di traffico dilatate.
Politiche che, oltre ad istituire extraservizi non aeronautici, impongono una escalatione nell’incremento dei voli, in una rete di traffico extrabacino della zona geopolitica.
Il settore non-aviation ha investito una vasta gamma di vendita al dettaglio per specifici consumatori, ospitalità, parcheggio auto, correlate alle basi non aeronautiche. Una logistica di amministrazioni, servizi vari, sale conferenze, strutture di intrattenimento, strutture per il relax e il benessere, uffici per altre aziende e tantissimo altro.
Contesti operativi che prefigurano Masterplan avveniristici?
No, sono realtà con prospettive in corso d’opera.
Nel giugno 2024 SEA e COSTIM hanno presentato il “Linate Airport District” (LAD), un innovativo smart district situato vicino all’Aeroporto di Linate, di fronte all’Idroscalo di Milano.
“Il Linate Airport District, o meglio semplicemente LAD, sorgerà nell’area adiacente all’aeroporto di Milano Linate, di fronte all’Idroscalo. Questo progetto prevede una piazza, 14.000 metri quadrati di verde urbano, edifici destinati a uffici e servizi per circa 24.000 metri quadrati, e un hotel a quattro stelle con 220 camere. Fino ad oggi, quest’area era ad accesso riservato, ma verrà rigenerata e aperta al pubblico, includendo passeggeri, operatori aeroportuali e cittadini milanesi, con un accesso diretto all’Idroscalo dalla fermata di Linate della M4”.
A Malpensa - riporta Malpensanews il 6 gennaio 2025 - i “capannoni a Tornavento e l’idea di una “conchiglia gigante” che attragga attenzione intorno a Malpensa Il nuovo insediamento sul "campagnone" tiene banco sull'ultimo giornalino comunale di Lonate Pozzolo. Il centrodestra ha una sua visione di come dovrà essere. Divise le minoranze Lonate Pozzolo capannoni tornavento campagnone. Il progetto dei capannoni al “campagnone” di Tornavento, tra il borgo più bello della provincia e l’amata via Gaggio, continua ad animare il dibattito politico a Lonate Pozzolo, il Comune di riferimento.”
Il sistema aeroportuale del prossimo decennio sta valutando Masterplan ampliati, integrati, nel quadro di un Piano Nazionale Aeroporti-PNA, in stand-by dal 2022. Per ridisegnare "reti" di aeroporti, di scali di "particolare rilevanza strategica", altri di "interesse nazionale" e di 3/4/5 hub per i voli intercontinentali.
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