Il seguente Comunicato stampa congiunto Enac – UPI e in parallelo al comunicato NOcargoparma (a seguire) illustrano due opposte analisi e sintesi del convegno tenutosi del 15 ottobre 2024, a Parma.
Un contesto nel quale, gli organizzatori Ente Nazionale per
l’Aviazione Civile (Enac) e l’Unione Parmense degli Industriali (UPI) hanno
argomentato sul “Sistema aeroportuale integrato dell’Emilia-Romagna – Modello
di sviluppo nazionale del trasporto aereo”. Scenari e prospettive dei piani di sviluppo integrati tra scali ubicati nello stesso bacino di
traffico.
Il riscontro del Comitato NOcargoparma, evidenzia, invece, le
peculiarità problematiche e le criticità associate ad una tale pianificazione e distribuzione dei voli.
“Una rete di supporto di tutti gli aeroporti regionali
realizzata con l’obiettivo di coadiuvare gli scali principali nei momenti di
congestione e rilanciare quelli demaniali minori: istituzioni e player del
settore, territoriali e nazionali, si sono confrontati il 15 ottobre 2024, a
Parma, in un convegno organizzato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile
(Enac) e dall’Unione Parmense degli Industriali (UPI) incentrato sul “Sistema
aeroportuale integrato dell’Emilia-Romagna – Modello di sviluppo nazionale del
trasporto aereo”, e le cui conclusioni sono state affidate al Viceministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami.
La domanda di trasporto aereo cresce a ritmi sostenuti tanto
che nell’estate 2024 l’aumento ha raggiunto la doppia cifra. Ma non sempre le
infrastrutture sono adeguate, anche in termini di capacità aeroportuale: il
rischio è quello di congestionare il sistema, creando disagi a scapito della
qualità dei servizi offerti ai passeggeri e della tutela del diritto alla
mobilità di tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità o a
mobilità ridotta.
Il confronto ha preso spunto da questi presupposti e dalle
linee guida del Piano Nazionale degli Aeroporti, in fase di finalizzazione da
parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il Presidente UPI Gabriele Buia: “Abbiamo accolto con favore
la richiesta di Enac di ospitare presso la nostra sede questo importante
incontro perché è una preziosa occasione per parlare di sviluppo
infrastrutturale, per guardare al futuro del territorio e per agire subito, nel
presente, cercando di dare vita a nuove sinergie tra territori vicini. La
nostra Associazione ha sempre agito in questa direzione: nell’azione di tutela
e difesa delle istanze delle aziende associate ma anche nella ricerca dei presupposti
per la crescita e lo sviluppo del sistema produttivo e sociale. In questo
senso, la creazione di un sistema aeroportuale integrato a livello regionale è
senza dubbio un’opportunità da cogliere, a vantaggio delle aziende e delle
persone di questo territorio”.
“La realizzazione di un network sinergico di supporto alla
rete regionale – ha dichiarato il Consigliere di Amministrazione Enac Benedetta
Fiorini a margine del convegno – non può che contribuire allo sviluppo organico
del trasporto aereo. In questa cornice auspichiamo una pronta implementazione
della rete integrata degli scali dell’Emilia-Romagna, a favore della crescita
economica, sociale e turistica dell’intera regione e non solo, nel rispetto di
quella sostenibilità non ideologica e dell’intermodalità del settore che può
renderci sempre più competitivi”.
“Il sistema deve farsi trovare pronto – ha dichiarato il
Presidente Enac Pierluigi Di Palma –per accogliere l’aumento costante della
domanda di traffico in un mondo sempre più interconnesso e sostenibile, secondo
i principi dell’intermodalità e della sostenibilità, con il supporto
dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale. Secondo le
indicazioni governative, dobbiamo trovare soluzioni come sistema Paese per
accompagnare questa crescente voglia di volare, garantendo sicurezza, efficienza,
qualità e tutela di tutti i passeggeri, cardine del sistema, con particolare
attenzione ai PRM”.
Il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Galeazzo Bignami: “L’Emilia Romagna può costituire un esempio per lo sviluppo
futuro dei sistemi integrati aeroportuali ed è per questo che guardiamo con
attenzione a quanto avviene in questo territorio. È evidente che il Governo non
può intervenire su dinamiche definite dal mercato. Ma può indirizzare e
governare processi che, se concretizzati, possono dare un assetto competitivo
al sistema del trasporto aereo nazionale.”
Al convegno, che ha registrato un’ampia partecipazione, sono
intervenuti come relatori:
Gabriele Buia, Presidente Unione Parmense degli Industriali;
Pietro Lunardi, già Ministro MIT; Claudio Eminente, Direttore Centrale Enac;
Nazareno Ventola, AD Aeroporto di Bologna; Guido Dalla Rosa Prati, Presidente
Aeroporto di Parma; Fabio Pezzani, Consigliere CdA Aeroporto di Forlì; Leonardo
Corbucci, AD Aeroporto di Rimini; Roberto Gianaroli, Presidente Aero Club
Pavullo; Fausto Palombelli, Presidente Assoclearance; Carlo Borgomeo,
Presidente Assaeroporti; Pasqualino Monti, AD Enav; Pierluigi Di Palma, Presidente
Enac.
Le conclusioni sono affidate a Galeazzo Bignami Viceministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori sono stati moderati da Claudio
Rinaldi, Direttore della Gazzetta di Parma, e Leonard Berberi, giornalista del
Corriere della Sera.”
Comitato Nocargoparma
Triste pagina quella che la nostra città ha vissuto ieri
durante il convegno organizzato da Upi per sostenere l’aeroporto Verdi.
Parma, Capitale della Food Valley che ha guadagnato nei
decenni un posto primario nel mondo nel settore alimentare.
Parma, Capitale della Cultura, della musica e del teatro che
ha guadagnato un posto primario nel mondo grazie a Verdi, Correggio.
Parma, città Ducale del buon vivere e della qualità della
vita.
La Parma che è stata capace di affermarsi in tanti settori ora si è abbassata a chiedere l’elemosina per tenere in piedi un aeroporto che negli ultimi 30 anni ha dimostrato di non avere mercato tanto da accumulare perdite per 70 milioni di euro.
D’altronde, come ha dichiarato il Ministro Bignami, Parma è
baricentrica rispetto a grandi aeroporti: a meno di 130 km ci sono Bologna,
Linate, Verona e Orio al Serio.
E, infatti, come dimostra l’andamento dei turisti nella
nostra città dichiarato mezzo stampa, chi vuole venire a Parma anche
dall’estero non ha nessuna difficoltà a raggiungerla.
Ma ieri il mantra del convegno è stato “per favore, dateci
qualche volo”… e si sa, che quando devi fare spazio nell’armadio non elimini
certo il paio di scarpe più nuove e alla moda, bensì le più vecchie e brutte.
E così sarà per i voli: se Bologna accetterà di fare
l’elemosina a Parma cederà le tratte meno attrattive e meno remunerative.
La tristezza è dettata anche dal fatto che la nostra città
si è prostrata ad elemosinare per conto di… infatti, ricordiamolo, la Sogeap
(società di gestione) di parmigiano ha solo il suo Presidente, perché la
proprietà è ora di una società Canadese per cui gli eventuali profitti
derivanti dall’attività aeroportuale andranno in Canada.
A Parma rimarranno solo l’inquinamento dell’aria, il rumore
e il rischio incidente aereo che già ad oggi interessa varie scuole cittadine e
che aumenterà considerevolmente con l’aumento dei voli e con l’aumento delle
dimensioni degli aeromobili grazie all’allungamento della pista.
Nocargoparma”
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