giovedì 17 ottobre 2024

Sistema aeroportuale Emilia-Romagna: un convegno e una nota Nocargoparma

Il seguente Comunicato stampa congiunto Enac – UPI e in parallelo al comunicato NOcargoparma (a seguire) illustrano due opposte analisi e sintesi del convegno tenutosi del 15 ottobre 2024, a Parma.

Un contesto nel quale, gli organizzatori Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e l’Unione Parmense degli Industriali (UPI) hanno argomentato sul “Sistema aeroportuale integrato dell’Emilia-Romagna – Modello di sviluppo nazionale del trasporto aereo”. Scenari e prospettive dei piani di  sviluppo integrati tra scali ubicati nello stesso bacino di traffico.

Il riscontro del Comitato NOcargoparma, evidenzia, invece, le peculiarità problematiche e le criticità associate ad una tale pianificazione e distribuzione dei voli.

“Una rete di supporto di tutti gli aeroporti regionali realizzata con l’obiettivo di coadiuvare gli scali principali nei momenti di congestione e rilanciare quelli demaniali minori: istituzioni e player del settore, territoriali e nazionali, si sono confrontati il 15 ottobre 2024, a Parma, in un convegno organizzato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e dall’Unione Parmense degli Industriali (UPI) incentrato sul “Sistema aeroportuale integrato dell’Emilia-Romagna – Modello di sviluppo nazionale del trasporto aereo”, e le cui conclusioni sono state affidate al Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami.

La domanda di trasporto aereo cresce a ritmi sostenuti tanto che nell’estate 2024 l’aumento ha raggiunto la doppia cifra. Ma non sempre le infrastrutture sono adeguate, anche in termini di capacità aeroportuale: il rischio è quello di congestionare il sistema, creando disagi a scapito della qualità dei servizi offerti ai passeggeri e della tutela del diritto alla mobilità di tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità o a mobilità ridotta.

Il confronto ha preso spunto da questi presupposti e dalle linee guida del Piano Nazionale degli Aeroporti, in fase di finalizzazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il Presidente UPI Gabriele Buia: “Abbiamo accolto con favore la richiesta di Enac di ospitare presso la nostra sede questo importante incontro perché è una preziosa occasione per parlare di sviluppo infrastrutturale, per guardare al futuro del territorio e per agire subito, nel presente, cercando di dare vita a nuove sinergie tra territori vicini. La nostra Associazione ha sempre agito in questa direzione: nell’azione di tutela e difesa delle istanze delle aziende associate ma anche nella ricerca dei presupposti per la crescita e lo sviluppo del sistema produttivo e sociale. In questo senso, la creazione di un sistema aeroportuale integrato a livello regionale è senza dubbio un’opportunità da cogliere, a vantaggio delle aziende e delle persone di questo territorio”.

“La realizzazione di un network sinergico di supporto alla rete regionale – ha dichiarato il Consigliere di Amministrazione Enac Benedetta Fiorini a margine del convegno – non può che contribuire allo sviluppo organico del trasporto aereo. In questa cornice auspichiamo una pronta implementazione della rete integrata degli scali dell’Emilia-Romagna, a favore della crescita economica, sociale e turistica dell’intera regione e non solo, nel rispetto di quella sostenibilità non ideologica e dell’intermodalità del settore che può renderci sempre più competitivi”.

“Il sistema deve farsi trovare pronto – ha dichiarato il Presidente Enac Pierluigi Di Palma –per accogliere l’aumento costante della domanda di traffico in un mondo sempre più interconnesso e sostenibile, secondo i principi dell’intermodalità e della sostenibilità, con il supporto dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale. Secondo le indicazioni governative, dobbiamo trovare soluzioni come sistema Paese per accompagnare questa crescente voglia di volare, garantendo sicurezza, efficienza, qualità e tutela di tutti i passeggeri, cardine del sistema, con particolare attenzione ai PRM”.

Il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami: “L’Emilia Romagna può costituire un esempio per lo sviluppo futuro dei sistemi integrati aeroportuali ed è per questo che guardiamo con attenzione a quanto avviene in questo territorio. È evidente che il Governo non può intervenire su dinamiche definite dal mercato. Ma può indirizzare e governare processi che, se concretizzati, possono dare un assetto competitivo al sistema del trasporto aereo nazionale.”

Al convegno, che ha registrato un’ampia partecipazione, sono intervenuti come relatori:

Gabriele Buia, Presidente Unione Parmense degli Industriali; Pietro Lunardi, già Ministro MIT; Claudio Eminente, Direttore Centrale Enac; Nazareno Ventola, AD Aeroporto di Bologna; Guido Dalla Rosa Prati, Presidente Aeroporto di Parma; Fabio Pezzani, Consigliere CdA Aeroporto di Forlì; Leonardo Corbucci, AD Aeroporto di Rimini; Roberto Gianaroli, Presidente Aero Club Pavullo; Fausto Palombelli, Presidente Assoclearance; Carlo Borgomeo, Presidente Assaeroporti; Pasqualino Monti, AD Enav; Pierluigi Di Palma, Presidente Enac.

Le conclusioni sono affidate a Galeazzo Bignami Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori sono stati moderati da Claudio Rinaldi, Direttore della Gazzetta di Parma, e Leonard Berberi, giornalista del Corriere della Sera.”

 

Comitato Nocargoparma

Triste pagina quella che la nostra città ha vissuto ieri durante il convegno organizzato da Upi per sostenere l’aeroporto Verdi.

Parma, Capitale della Food Valley che ha guadagnato nei decenni un posto primario nel mondo nel settore alimentare.

Parma, Capitale della Cultura, della musica e del teatro che ha guadagnato un posto primario nel mondo grazie a Verdi, Correggio.

Parma, città Ducale del buon vivere e della qualità della vita.

La Parma che è stata capace di affermarsi in tanti settori ora si è abbassata a chiedere l’elemosina per tenere in piedi un aeroporto che negli ultimi 30 anni ha dimostrato di non avere mercato tanto da accumulare perdite per 70 milioni di euro.

D’altronde, come ha dichiarato il Ministro Bignami, Parma è baricentrica rispetto a grandi aeroporti: a meno di 130 km ci sono Bologna, Linate, Verona e Orio al Serio.

E, infatti, come dimostra l’andamento dei turisti nella nostra città dichiarato mezzo stampa, chi vuole venire a Parma anche dall’estero non ha nessuna difficoltà a raggiungerla.

Ma ieri il mantra del convegno è stato “per favore, dateci qualche volo”… e si sa, che quando devi fare spazio nell’armadio non elimini certo il paio di scarpe più nuove e alla moda, bensì le più vecchie e brutte.

E così sarà per i voli: se Bologna accetterà di fare l’elemosina a Parma cederà le tratte meno attrattive e meno remunerative.

La tristezza è dettata anche dal fatto che la nostra città si è prostrata ad elemosinare per conto di… infatti, ricordiamolo, la Sogeap (società di gestione) di parmigiano ha solo il suo Presidente, perché la proprietà è ora di una società Canadese per cui gli eventuali profitti derivanti dall’attività aeroportuale andranno in Canada.

A Parma rimarranno solo l’inquinamento dell’aria, il rumore e il rischio incidente aereo che già ad oggi interessa varie scuole cittadine e che aumenterà considerevolmente con l’aumento dei voli e con l’aumento delle dimensioni degli aeromobili grazie all’allungamento della pista.

Nocargoparma”

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