mercoledì 30 ottobre 2024

Aeroporto Bologna, l’Ordine dei medici contro lo studio dell'Ausl, servono altre analisi

Nel 2018 lo scalo emiliano era stato sottoposto ad una prima indagine epidemiologica “Profilo di salute della popolazione residente in prossimità dell’Aeroporto G. Marconi di Bologna”. Uno studio che aveva potuto verificare le ricadute “ambientali” di una infrastruttura aeroportuale sulla comunità dei cittadini residenti. Probabilmente una iniziativa pionieristica, unica, al momento nell’intorno degli aeroporti del Belpaese.

In questi giorni, tuttavia, dinnanzi ad una aggiornata indagine sullo stesso aeroporto Marconi di Bologna e sui danni alla salute dei cittadini. Anche questa curata da Ausl di Bologna, sulla quale l'Ordine dei medici di Bologna ha manifestato una netta contrarietà: "è da rifare".

Un intervento sollecitato dal comitato COCOMPAER, nella convinzione che il "Marconi" sia un “aeroporto incompatibile” con il territorio, che sia necessario presentare un circostanziato esposto, anche dopo le evidenze dello studio dell’Ausl, da poco divulgato nel 2024, ma relativa a dati 2021-2022.

La realtà “epidemiologica-sanitaria” della popolazione residente in prossimità dello scalo risulterebbe inalterata. In sostanza la situazione sarebbe invariata rispetto all’indagine del 2018, quasi stazionaria, a fronte dell'incremento dei movimenti aerei

Su sollecitazione del comitato l’Ordine dei medici, interpellato in definitiva dai residenti, è stato categorico - riportano i media locali - a “Bologna, l’aeroporto incompatibile”. In una lettera dell’Ordine dei Medici in sostanza ritiene necessario “rifare lo studio”. 

In attesa di analizzare il recente “studio” - ancora non disponibile - è utile ricordare le conclusioni della precedente indagine del 2018.

Nello 15 pagine del pdf “Profilo di salute della popolazione residente in prossimità dell’Aeroporto G. Marconi di Bologna - Relazione del 26 novembre 2018 – aveva  concluso lo studio con le seguenti note:

“Dalle analisi condotte si osserva che la popolazione residente in prossimità dell’aeroporto si differenza per alcuni esiti dalla popolazione del quartiere San Donato-San Vitale.

Rispetto alla popolazione di confronto, tutte le analisi evidenziano un aumento significativo del rischio di essere visitato o aver avuto prestazioni otorinolaringoiatriche nella popolazione in studio.

Si osserva anche un maggior rischio di essere utilizzatore dei farmaci considerati (farmaci per i disturbi correlati all’acidità gastrica, antiipertensivi, sedativi/ansiolitici/antidepressivi, per malattie ostruttive delle vie respiratorie) Le altre differenze statisticamente significative sono meno consistenti nelle diverse analisi.

Il profilo di salute è uno strumento che consente di descrivere la popolazione del territorio in relazione ad alcuni indicatori di salute e nell’uso dei servizi sanitari e di evidenziare eventuali differenze rispetto alla popolazione di confronto. Non è uno strumento idoneo per evidenziare delle relazioni causali tra esiti di salute ed esposizione; non tiene infatti in considerazione, a parte l’età e il genere, i molteplici fattori di rischio che possono essere alla base di eventuali differenze tra le popolazioni. Fattori di confondimento o modificatori di effetto quali fumo, dieta, altri fattori legati a stili di vita, livello stato socioeconomico, educazione, occupazione potrebbero spiegare almeno una parte dei risultati. I risultati devono quindi essere valutati con cautela e discussi alla luce della letteratura epidemiologica già esistente sugli effetti sulla salute associati al traffico aeroportuale e di risultati di altri studi locali.

Infatti diseguaglianze in salute tra aree del territorio aziendale sono state osservate anche nei recenti profili di salute dell’Azienda USL di Bologna e nello studio “Equità nel Diritto alla Salute della Città di Bologna”. Tale studio ha evidenziato un eccesso di mortalità e di ricoveri per alcune cause in specifiche aree statistiche del Comune di Bologna, alcune delle quali comprese nell’area di studio.

Complessivamente dall’esame di alcuni indicatori si può dire che la popolazione che vive in prossimità dell’aeroporto presenta delle vulnerabilità rispetto al resto dell’azienda. Il numero di visitati in otorinolaringoiatria, di utilizzatori di farmaci antiipertensivi, per problemi allo stomaco, per malattie ostruttive delle vie respiratorie, sedativi/ipnotici/antidepressivi non indica necessaria la presenza di morbosità, ma sicuramente la presenza almeno di un disagio.

Il Dipartimento di Sanità Pubblica attiverà un monitoraggio periodico per la valutazione dello stato di salute anche alla luce dei provvedimenti di mitigazione che suggeriamo vengano adottati. Si valuterà altresì l’opportunità di condurre approfondimenti sull’utilizzo di farmaci e l’accesso a visite specialistiche.” (1)

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