Se il Parco Eolico sulla diga è stato bocciato perché rovinava la panoramica cittadino (turista) da terra e/o la vista dal mare, magari senza implicazioni di sorta per valutazioni safety assessment ICAO-EASA, con quali, eventuali, criticità e/o prescrizioni nella coesistenza tra Diga Foranea (6.2km), Porto e Aeroporto potrebbe essere formulato il Parere Positivo della Commissione VIA/VAS?
Quale eventuale “penalizzazione” è stata concesso al
PSA-Piano di Sviluppo Aeroportuale, ovvero Masterplan, con quali “prescrizioni”
sarebbe possibile consentire l’operatività in simultanea dell’attività aerea,
la navigazione marittima, anche nel settore merci con le fasi di scarico e
carico?
Il tutto nella compresenza di uno scalo ferroviario.
L’opzione prescelta, tra le tre alternative proposte per la
diga, potrebbe aver risolto i “vincoli aeronautici”.
Le possibili “interferenze” e non conformità con le superfici
del Piano Limitazione Ostacoli dell’aeroporto assicurano, rilevano notizie
stampa, nel contempo, l’operatività dei terminali di Sampierdarena, e quelli
più a ponente, in condizioni di sicurezza.
Anche l’accesso delle navi portacontainer sarebbe garantito
nella massima sicurezza.
Si suppone anche per le navi di 55 metri sul livello del
mare, posizionate e in transito tra le gru di Calata Massaua e nel terminal
Messina. Navi lunghe 400 metri e gru poco distanti non penalizzerebbero le
operazioni di volo.
Nella moltitudine di logistica e attività compresenti, con
traghetti e depositi vari (?), nel quadro degli interrogativi di compatibilità
irrisolti, sarebbe stata individuata anche una soluzione alternativa per l’orientamento
della stessa pista di volo. Una riformulazione del masterplan aeroportuale con
una angolazione che assicurerebbe, innanzi tutto, il superamento delle
criticità e dei vincoli aeronautici.
In definitiva non solo quelli del Piano Limitazione Ostacoli,
ma anche i limiti posti dal Piano di Rischio e dal Rischio Terzi (curve di
isorischio).
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