Dopo un Ordine del Giorno-Odg approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale Pisa, al quale sembrerebbe associarsi anche il Comune di Prato, con i seguenti rilievi:
-
“critica le modalità di individuazione degli
aeroporti di particolare rilevanza strategica da parte di Enac in particolare
per quanto concerne l’esclusione dello scalo Pisa, in quanto in contrasto con
gli stessi contenuti ed indicatori definiti nella bozza di Piano nazionale
degli aeroporti;
-
chiede, quindi, una modifica del Piano che
includa anche lo scalo pisano come scalo di particolare rilevanza strategica;
-
conferma una netta contrarietà alla proposta di
pista di 2.200 m a Peretola che, anche in questa versione, costituisce una
grande opera inutile come già evidenziato in precedenti atti, e chiede, quindi,
che nel masterplan di Toscana Aeroporti sia cancellata questa previsione”;
anche i Comitati sorvolati dall’operatività
connessa alle piste progettate dal masterplan della nuova Peretola, manifestano
la loro, peraltro legittima opposizione.
Se da un lato, tuttavia, il
Consiglio Comunale di Pisa richiede un ruolo “decisivo” dello scalo pisano nel
Piano Nazionale Aeroporti, dall’altro i Comitati sembrerebbero focalizzare la
loro analisi sull’esclusive questioni “ambientali”. Che, è bene, sottolineare
sono fondamentali per la coesistenza tra territorio, habitat, comunità dei
cittadini, ma del tutto secondari ai vincoli, prescrizioni che una
infrastruttura aeroportuale deve rispettare. Alle adempienze, alle conformità
richieste dai Regolamenti ICAO-EASA-ENAC e, tra l’altro, dal Regolamento
UE139/2014.
Entrambi gli scali sembrerebbero
infatti, scontare estese criticità “aeronautiche”.
Nel quadro della localizzazione dello
scalo militare/civile di Pisa, affogato nella città ed un intorno “problematico”,
al rinnovato insediamento di Peretola costituisce invece una realtà integrata
tra una orografia e un habitat geografico vincola pregiudizialmente ampiezza e
conformazione del sedime e dell’orientamento e lunghezza della pista.
Questioni, entrambe, a Pisa e
Peretola che avrebbe dovuto indurre gli esperti “tecnici-aeronautici” di
entrambi i masterplan, dello scalo di Pisa e di Peretola a considerare,
analizzare e rendere trasparente i vincoli “safety & risk assessment”
associati all’operatività delle due infrastrutture. Valutando specifici “safety
assessment” e “risk assessment” verificandone l’eventuale integrabilità.
Questioni che, oltre ogni dubbio, sono primarie nell’insediamento di
qualsivoglia infrastruttura aeroportuale complessa. Altrettando essenziali per
il rilascio del Certificato di Aeroporto EASA, presupposto primo per integrare
gli aeroporti nell’elenco del Piano Nazionale Aeroporti-PNA. Nella loro
rilevanza di scalo nazionale, internazionale ed intercontinentale, quanto nelle
reti geografiche proposte.
Nella nota sottostante
presentiamo il comunicato dei Comitati sorvolati di Peretola.
Firenze 10 febbraio 2023
All’attenzione del Sindaco di Firenze
(e p.c. ai vari organi di stampa)
Abbiamo ascoltato nel TGR Toscana di sabato 4 febbraio 2023, dove Lei sindaco di Firenze Nardella ha consegnato le chiavi della città al magnate argentino di Toscana Aeroporti e, nella stessa occasione, ha denunciato la grave situazione dei sorvolati di Peretola - Brozzi - Quaracchi - Le Piagge promettendo di risolvere i gravi problemi di quei cittadini con la costruzione della nuova pista.
Noi siamo i SORVOLATI e abbiamo qualcosa da dire in merito.
Sindaco ad una nostra richiesta del 2019 ci aveva dato la stessa
risposta “con la costruzione della nuova pista si risolverà il problema per i
sorvolati”. Tutti sappiamo come sono andate le cose:
Intanto i voli sono aumentati sulle nostre teste, mentre il
progetto è stato bocciato dal TAR e dal Consiglio di Stato, cosa che .......
potrebbe accadere anche al nuovo progetto.
La sua idea Sindaco e di tutti gli altri interessati alla
costruzione della nuova pista è quella di dividere i sorvolati attuali, dai
sorvolati che ci sarebbero con la nuova pista. Noi non ci stiamo, siamo uniti nella
lotta, non vogliamo la distruzione della piana per compiacere il magnate
argentino e tutti gli “interessati” che lo sostengono.
Vogliamo perciò porre alla Sua attenzione e tramite la
stampa fiorentina alle altre istituzioni coinvolte, la situazione di grave
invivibilità per noi cittadini residenti nei quartieri di Peretola, Brozzi, Quaracchi
e Le Piagge, proprio per aver provato per anni cosa significa essere sorvolati
a tutte le ore del giorno (e spesso anche la notte) con decine e decine di
passaggi di aerei anche a distanza di pochi minuti l’uno dal l’altro, non
vogliamo peggiorare il problema ed estenderlo ad altri cittadini.
Riteniamo inoltre gravemente dannoso per la salute e
l’ambiente l’attuale aeroporto ed ancora di più quello nuovo, dove sono
previsti raddoppi di passeggeri, quando già oggi Firenze scoppia di turisti e sta
diventando sempre più la “ Firenze garbage”. La piana è altamente inquinata e
non può sopportare né l’attuale aeroporto, che è tra le abitazioni, né un aeroporto
più grande.
Vogliamo denunciare come, nel corso degli anni le condizioni
di vita di noi sorvolati siano divenute insostenibili a causa dell’inquinamento
acustico e atmosferico procurati dall’attuale Aeroporto di Peretola e con gravi
ripercussioni psicologiche inaccettabili in termini di dignità umana.
Si evidenzia che nell’agglomerato urbano sono presenti
diversi plessi di un comprensorio scolastico, sottoposti a continue e reiterate
interruzioni delle attività in corrispondenza dei rasenti voli diurni, con
conseguenze che ledono i diritti dei minori.
Negli anni sono state rivolte numerose richieste di
controlli sulla legittimità dell’attuale aeroporto, ma nessuno ha risposto. La
salute dei Cittadini dovrebbe essere d’interesse del Sindaco e non ci risulta alcun
monitoraggio sulle conseguenze di un aeroporto dentro la città.
Neppure i media hanno mai dato voce ai Cittadini se non per
evidenziare che i problemi dei sorvolati attuali si sarebbero risolti con un
nuovo aeroporto, senza fare alcuna analisi approfondita tenendo conto delle
molte voci competenti che argomentano la loro contrarietà alla sua costruzione
nella Piana Fiorentina.
Riteniamo a dir poco, inopportuna e inaccettabile la
decisione del Sindaco di consegnare le hiavi della città ad un imprenditore che
si arricchisce facendo scempio dei diritti dei cittadini che da anni subiscono
sulla loro vita le gravissime conseguenze dei numerosissimi voli a bassa quota
.
Le chiediamo signor Sindaco che pubblicamente chiarisca le
omissioni del Comune di Firenze circa la mancata adozione del Piano di
Abbattimento e Risanamento Acustico (DM 29 novembre 2000) che doveva essere
operativo già da 20 anni e che sulla base dei verbali acquisiti risulta NON
attuato a causa di discussione sulla “concorsualità dei costi” fra il
precedente e l’attuale gestore.
Le chiediamo signor Sindaco che pubblicamente chiarisca il
comportamento omissivo del Comune di Firenze, visto che lo stesso Comune
partecipa sia nella Commissione Aeroportuale Rumore, come alla procedura del
Piano di Abbattimento Acustico, allor quando lo stesso Comune riceve copia del verbale
Prot. RIN 14870 del 24 ottobre 2017, dove si dichiara una illegalità accertata,
non da Noi Sorvolati ma da ISPRA ed ARPAT che verbalizzano:
“” Non conformità riguardo a quanto previsto dal DPR 496/97.
Risultano schedulati ordinariamente voli notturni (privi dell’autorizzazione ai
sensi del DPR 496/1997) , regolarmente autorizzati da ENAC (vedi all. 2 nota
prot. 0000005/RIN del 02/01/2017). Tale segnalazione è stata effettuata da ARPAT
al MATTM nelle note prot. 0000005/RIN del 02/01/2017, prot. 0008054/RIN del 06/06/2017).
ARPAT infatti riporta che Toscana Aeroporti non dispone di una autorizzazione
ai sensi dell’art. 5 comma 4 del DPR 496/1997, ma solo di una nota inviata da
ENAC alla società di gestione nell’anno 2013 ,nella quale si dichiara il “nulla
osta” all’estensione di orario dalle 6,00 alle 00,30 e “l’ammissibilità di
ulteriori 2 voli giornalieri” in fascia oraria 23,00 – 00,30.”
Essendo al corrente di tutto questo, è cosi che tiene alla
Nostra Salute, signor Sindaco ??
Avete mercificato la Nostra Salute per questione di soldi e
poi venite a fare passerelle come quella del Teatro Viper di alcuni anni fa,
faccia invece verificare il reale status autorizzativo ed operativo dell’aeroporto,
e ne pretenda l’immediata chiusura se come a noi risulta non è a norma di
legge, perché difatti, come lui stesso ha affermato è una vera e propria
tortura per sorvolati di Peretola - Brozzi - Quaracchi - Le Piagge.
il Comitato Sorvolati di Peretola - Brozzi - Quaracchi - Le
Piagge.
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