Pianificare e progettare infrastrutture aeroportuali ex novo e/o amplificare le operazioni di volo in uno scalo storico, affossato nelle città minori e metropolitane, magari allargando il sedime deve affrancarsi da vincoli, conformità, adempienze, tutele e misure di salvaguardia per il territorio e per i cittadini.
I Regolamenti aeronautici specifici ICAO-EASA-ENAC e quelli
amministrativi, quali ad esempio, il Regolamento UE 139/2014 ed equivalenti, ma
anche le ripercussioni delle procedure associate agli Stabilimenti RIR-Rischio
Incidenti Rilevanti (ex legge Seveso in Italia), impongono analisi e verifiche
che non possono essere trascurate e/o
I molteplici e sistematici masterplan sottoposti alle
analisi della Commissione VIA/VAS per l’ottenimento del Parere Positivo di VIA
e conseguente approvazione di ENAC sono adeguatamente trasparenti e decisivi a
tutela della safety e del risk assessment?
Gli standard, le procedure, le pratiche raccomandate da
ICAO, le stringenti certificazioni EASA, nonché il relativo materiale di
orientamento, le migliori pratiche e i diversi requisiti nazionali.
La progettazione di piccoli aeroporti e grandi aeroporti
internazionali, non possono essere calati dall’alto su un territorio dove insediamenti
antropici, habitat, viabilità e una comunità vive.
L’incremento dei voli, del numero dei movimenti/ora per
pista, obiettivo e traguardo della totalità dei masterplan proposti deve essere
sottoposti alle conformità ICAO-EASA-ENAC, definendo da un lato la capacità oraria/annuale delle operazioni di
volo compatibili assicurando il livello di sicurezza safety & risk.
Ma il masterplan rende trasparenti tali esiti? Ma “safety
& risk” emergono nel dettaglio, formulati, specificati, come obiettivi
perseguiti?
“La “Safety”, intesa come insieme coerente di attività ed
azioni tese allo sviluppo della sicurezza del volo, in termini di tutela
dell’incolumità delle persone e dei beni coinvolti nelle operazioni
aeronautiche in senso lato, costituisce una delle connotazioni essenziali
dell’attività di governo del sistema nazionale di aviazione civile.
Il “risk”, con i possibili scenari incidentali (associati al piano di
rischio, rischio terzi/curve di isorischio, piano di emergenza esterno, stabilimenti
RIR, mappe di vincolo), la valutazione e verifica del rischio, strumento preliminare che supporta il processo
decisionale per realistici ambiti della
gestione del rischio. Qualora la
gestione del rischio comprenda l'ottimizzazione della sicurezza del sistema, il
processo di verifica e di accettazione del rischio, rappresentano e ne verificano
il livello di “tollerabilità e frequenza” delle operazioni di volo.
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