Il “testo”, sottostante alla voce "Le emissioni acustiche", aggiornato al 7
Ottobre 2021, si legge:
Una delle fonti di inquinamento causate dagli aeromobili è
il rumore che essi stessi producono durante le normali operazioni di volo.
La problematica del rumore è sicuramente quella che causa il
maggior numero di reazioni da parte della Comunità nazionale ed internazionale
in relazione all’espansione degli aeroporti e al continuo aumento del traffico
aereo.
Di fatto, numerosi sono comunque gli interventi che vengono
messi in atto per cercare di ridurre l’impatto ambientale degli aeromobili in
termini di rumore prodotto, tramite un tipo di approccio che viene denominato
“di tipo bilanciato”: Esso consiste nell’adottare simultaneamente varie
tipologie di misure che contribuiscono a poter mantenere i livelli di
inquinamento acustico entro valori accettabili.
L’approccio bilanciato alla gestione del rumore prodotto
dagli aeromobili è descritto schematicamente qui di seguito:
Approccio bilanciato per la gestione del rumore
Approccio bilanciato per la gestione del rumore
L’obiettivo è quello di ridurre i livelli di rumore causati
dagli aeromobili, individuando le misure che forniscono il massimo beneficio
ambientale nel modo più conveniente, utilizzando al tempo stesso criteri
oggettivi e misurabili.
Di seguito sono indicati in dettaglio i vari componenti di
quello che costituisce l’approccio bilanciato (Balanced Approach):
La riduzione del rumore alla sorgente
La pianificazione e gestione dell’utilizzo del territorio
Le procedure di abbattimento del rumore
Le restrizioni operative
La riduzione del rumore alla sorgente
La riduzione del rumore alla sorgente viene generalmente
associata all'introduzione di velivoli nuovi e meno rumorosi nelle flotte degli
operatori che utilizzano un determinato aeroporto. In realtà, essa è anche il
risultato di costanti miglioramenti tecnologici introdotti nel corso di un
ciclo di vita di un tipo di velivolo non di nuova generazione, che ne
migliorano le prestazioni acustiche.
L'attuazione della riduzione del rumore alla sorgente è,
ovviamente, legata a fattori economici. Tuttavia un notevole impegno è in atto
a livello globale per:
sollecitare gli operatori aerei a rinnovare le flotte con
aeromobili di nuova generazione
incentivare le industrie ed i centri di ricerca a
individuare e sviluppare nuove tecnologie
migliorare gli standard di certificazione acustica degli
aeromobili.
Ogni aeromobile è dotato di un Certificato Acustico che
viene rilasciato se lo stesso risponde ai requisiti previsti dal Volume I
dell’Annesso 16 ICAO.
Il Certificato Acustico assicura che i livelli di rumore
prodotti da un determinato tipo di aeromobile, misurati tramite procedure
standard, siano contenuti entro i limiti prescritti.
Ulteriori informazioni al riguardo sono disponibili nella
pagina La certificazione acustica degli aeromobili.
Pianificazione e gestione dell’utilizzo del territorio
La pianificazione e la gestione del territorio sono mezzi
efficaci per garantire che le attività presenti nelle vicinanze degli aeroporti
siano compatibili con i flussi di traffico che in questi vengono svolte.
L’obiettivo principale è ridurre al minimo la popolazione colpita dal rumore
degli aeromobili introducendo la cosiddetta “zonizzazione acustica” del
territorio intorno agli aeroporti.
Le linee guida dell'ICAO su questo argomento sono contenute
nell'Allegato 16, Volume I, Parte IV e nel Doc. ICAO n. 9184, Manuale di
pianificazione aeroportuale, Parte 2 - Uso del territorio e controllo
ambientale. Il manuale fornisce una guida sull'uso di vari strumenti per la
minimizzazione, il controllo e la prevenzione dell'impatto del rumore degli
aeromobili nelle vicinanze degli aeroporti e descrive le pratiche adottate per
la pianificazione e la gestione del territorio da parte di alcuni Stati.
Inoltre, al fine di promuovere un metodo uniforme di
valutazione del rumore intorno agli aeroporti, l'ICAO raccomanda l'uso della
metodologia contenuta nel Documento ICAO n. 9911 - Metodo raccomandato per il
calcolo dei contorni acustici intorno agli aeroporti. In Europa, tale
metodologia è implementata tramite il Doc. n. 29 dell’ECAC (European Civil
Aviation Conference).
Le autorità comunali sono responsabili del contenimento
dell'attività urbanistica nelle aree circostanti l'aeroporto.
Il quadro normativo nazionale vigente disciplina in modo
puntuale la pianificazione e l'uso del territorio circostante l'aeroporto,
specificando in modo chiaro le responsabilità delle amministrazioni locali. Il
principale strumento di pianificazione nelle aree circostanti l'aeroporto
previsto dalle norme vigenti è la definizione delle zone di rispetto.
Come conseguenza di quanto sopra descritto, il numero di
persone interessate dal disturbo del rumore è determinato anche dalle
deliberazioni e dalle modalità di controllo delle amministrazioni competenti,
responsabili dello sviluppo industriale, commerciale e residenziale nelle aree
circostanti l'aeroporto.
E' perciò importante impedire preventivamente un uso del
territorio non compatibile con l'esistenza di un aeroporto e del suo sviluppo.
Procedure operative di abbattimento del rumore
L'individuazione della più appropriata procedura antirumore
di decollo e di atterraggio consente di ottimizzare i benefici ambientali.
L'ampiezza ed il profilo delle impronte acustiche
rappresentative dello scenario di traffico di un aeroporto sono influenzate, in
particolare, dalle procedure operative in volo e da quelle a terra. Pertanto lo
studio di una più appropriata procedura operativa di abbattimento rumore,
rispetto all'esistente, costituisce una misura importante da prendere in
considerazione.
Procedura antirumore
Procedure antirumore
I benefici di una procedura antirumore di decollo o di
atterraggio sono influenzati dal tipo di parametri di volo scelti.
Le variazioni di regime motore lungo il sentiero di decollo
ed una diversa configurazione dei flap comportano livelli di rumore diversi nel
corso della fase di decollo. In modo analogo il rumore percepito per un
velivolo in atterraggio è influenzato dai parametri di volo e dalla pendenza
del sentiero di avvicinamento. Pertanto una combinazione di rotte preferenziali
antirumore e di un' appropriata tecnica di volo consente di ottimizzare i
benefici ambientali.
La gamma delle possibilità nella scelta delle procedure più
idonee per minimizzare l'impatto acustico è condizionata soprattutto da
motivazioni di sicurezza del volo. Una procedura operativa di abbattimento
rumore potenzialmente può limitare l'accesso all'aeroporto di velivoli le cui
prestazioni non consentono il rispetto della procedura stessa. Nella gamma di
possibilità di nuove procedure per l’abbattimento del rumore vi è
l'applicazione di particolari tecniche di avvicinamento e discesa, quali ad
esempio il continous descent approach, tecniche di reduced power/reduced drag,
steep approach, ecc.
L'utilizzo di queste tecniche è condizionato da molti
fattori, tra i quali i requisiti di sicurezza, il carico di lavoro per
l'equipaggio, l'addestramento ed esperienza dell'equipaggio, le caratteristiche
dell'aeromobile e così via.
Le restrizioni operative
Le restrizioni operative sono in realtà misure straordinarie
per la riduzione del rumore, volte a disciplinare l'accesso dei velivoli e la
riduzione del numero di movimenti aerei. Esse possono essere adottate qualora
sia dimostrato che ogni altra misura disponibile per la riduzione del rumore è
risultata inefficace.
In Italia, il Decreto Legislativo n. 13 del 17 gennaio 2005,
che recepisce la Direttiva UE 2002/30, prevede restrizioni operative per gli
aeroporti italiani con un traffico superiore a 50.000 movimenti riferiti alla
media dei tre anni precedenti.
Gli aeroporti sottoposti alle restrizioni operative previste
dal Decreto Legislativo n.13/2005 sono:
Roma Fiumicino
Milano Malpensa
Milano Linate
Venezia
Bologna
Roma Ciampino
Catania
Napoli
Bergamo