martedì 23 novembre 2021

ANCAI, confermato il Presidente: l'IRESA al primo posto

LE'Aula Consigliare del Comune di Fiumicino il 22 Novembre ha ospitato l’assemblea generale di ANCAI-Associazione dei Comuni Aeroportuali Italiani.

' stato approvato il bilancio consuntivo 2020 sia quello preventivo 2021 dell’associazione, ed è stato riconfermato Mauro Cerutti alla presidenza ed eletto gli altri organi dirigenti dell’associazione”.

La tematica centrale della discussione ha riguardato la causa intentata contro Ministero dell’interno e Ministero dell’Economia per il recupero dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali per il periodo 2005-2015 e sono state presentate e sostenute le azioni che l’associazione intende intraprendere nel prossimo futuro.L'ANCAI, Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani è un comitato la cui costituzione è stata promossa dai Sindaci dei Comuni aeroportuali nel luglio 1996 e come strumento di tutela degli interessi dei Cittadini, delle attività economiche territoriali e delle risorse ambientali nella loro interazioni con l'aeroporto.

L'annosa questione dell'Addizionale Comunale-IRESA con la richiesta delle compagnie low cost di sospendere la tariffa sui diritti di imbarco  causa COVID-19 e lockdownè ancora in primo piano.

Dirimere la somma degli arretrati ancora irrisolta, avrebbe superato quota 100milioni di euro  che lo Stato deve ancora devolvere ai Comuni aeroportuali sarà oggetto del ricorso al Tar dopo anni di continui rinvii al tribunale ordinario di Roma.

La maxi-causa fra ANCAI – sono interessati 21 Comuni – e il Ministero delle Finanze p - 69milioni di arretrati soltanto per il periodo 2005-2015 – in aggiunta ad altri 30milioni per il periodo fino al 2021.

La controversa ANCAI-Stato, dopo l'attivazione della tassa d’imbarco con legge 350 del 24 dicembre 2003 ammontava a  6,5 euro.

Uno stralcio della nota ANCAI“L’ADDIZIONALE COMUNALE SUI DIRITTI DI IMBARCO DI PASSEGGERI SUGLI AEROMOBILI” riporta:
“In questi anni il Ministero ha provveduto ad erogare ai Comuni solo una parte del dovuto. La perdita di gettito per i Comuni aeroportuali è stata molto consistente, oltre 160.000.000€ dal 2005 al 2018. Per il recupero delle somme non versate, per un valore di circa 143.843.384 € dal 2005 al 2015, sono state avviate varie iniziative da parte dei comuni interessati.
Nel 2015 è stato depositato un atto di diffida da 18 Comuni aeroportuali al Ministero dell’Interno ed al Ministero dell’Economia che non ha avuto risposta. 19 Comuni hanno poi deciso di procedere giudizialmente per il recupero dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali non versata per il periodo 2005-2015.
Il primo grado di giudizio si è chiuso con sentenza n. 3390/2018 pubbl. il 15/02/2018, il Giudice Unico (Tribunale Ordinario Di Roma - Sezione II Civile) ha dichiarato “il difetto di giurisdizione per essere la cognizione sulla controversia devoluta alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo”.
I Comuni interessati hanno ricorso in appello al fine di ristabilire la giurisdizione del Giudice Ordinario.
La Corte di Appello di Roma, Prima sezione civile, ha fissato la data della prima udienza del giudizio al 5/11/2019.
Si richiede a questa Commissione di individuare soluzioni efficaci volte a garantire:
1. il ristoro delle somme ingiustificatamente non attribuite, negli ultimi anni, a titolo di addizionale aeroportuale;
2. quantomeno la rimozione degli ostacoli di natura normativa o interpretativa, in particolare i commi 615, 616 e 617 della Legge finanziaria 2008, che hanno condotto i Ministeri competenti a modificare i criteri di determinazione dell’ammontare complessivo spettante ai Comuni ed il ripristino completo del versamento di quanto dovuto ai Comuni;
3. di imporre al Ministero delle Finanze il controllo del completo versamento dell’addizionale da parte di tutte le compagnie aeree”.

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