Brevi note per i Sindaci aeroportuali e non.
Il PEA-Piano di Emergenza Aeroportuale per incidente aereo (e ulteriori tipologie attinenti, vedi nota sottostante) è predisposto come un “Piano” da attuare all’interno del sedime dello scalo, ed è una procedura equivalente, simmetrica, denominata Piano di Emergenza Esterno-PEE, al “Piano” che dovrebbe, invece, scattare (predisposto e in vigore) e attivato qualora tale incidente avvenga all’esterno dello stesso sedime, al recinto aeroportuale.
In questi giorni i media segnalano l’avvenuta “esercitazione” full scale periodica sullo scalo di Cagliari e di Malpensa. Sono esercitazioni periodiche disposte che si svolgono periodicamente su ogni aeroporto del Belpaese. Con tali simulazioni di incidente aereo lo staff tecnico e sanitario è chiamato a gestire eventi connessi e collaterali.
Ogni scalo ha un “Piano Emergenza Aeronautica” (PEA) adottato dall’ENAC con apposita Ordinanza, costituisce l’atto fondamentale di pianificazione e coordinamento delle misure da adottare relativamente alle emergenze derivanti da incidente aereo. Con una specifica “Ordinanza” ENAC in ottemperanza, ma non solo, a:
- artt. 687, 690, 705, 718, 726, 727, 728, 729, 1174, 1175, 1231, 1235 del Codice della Navigazione, approvato con R.D. n.327 del 30 marzo 1942, modificato dal D. Lgs. 9 maggio 2005, n.96 e dal D. Lgs. 15 marzo 2006, n.151;
- al Regolamento UE n. 139/2014 del 12 febbraio 2014 che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relative agli aeroporti, ai sensi del Regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio;
- al Regolamento 996/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 ottobre 2010, sulle inchieste e la prevenzione di incidenti ed inconvenienti nel settore dell’aviazione civile;
- adotta il “Piano di Emergenza Aeroportuale";
- Regolamento ENAC per la segnalazione immediata di incidente aereo, inconveniente grave o disservizio aeroportuale grave Ed.1 del 22/12/2021.
Il Piano di Emergenza Aeroportuale è inserito nel Manuale d’Aeroporto (cfr ADR.OR.E.005 Manuale dell'aeroporto), definito e aggiornato dal gestore aeroportuale.
Il PEA deve indicare almeno:
1. Gli enti coinvolti, loro ruoli e responsabilità
2. Le informazioni di contatto di tutte le persone che devono intervenire
3. La grid map dell’aeroporto e delle sue immediate vicinanze
Ma se la predisposizione e l’adozione del PEA entro il sedime è tutto chiaro e circostanziato, lo è altrettanto quello del PEE-Piano di Emergenza Esterno?
Non sembrerebbe, almeno così non appare, qualche interrogativo dovrebbe essere risolto in relazione al piano di emergenza esterno all’aeroporto-PEE. In ogni aeroporto del Belpaese.
Nelle 20 pagine del documento ENAC “L’implementazione del Reg. 139/2014 - Direzione centrale vigilanza tecnica Ing. Claudio Eminente”, si legge:
“EMERGENZE AERONAUTICHE AL DI FUORI DEL SEDIME
In tali evenienze si fa ricorso alle disposizioni del Codice di Protezione Civile, emanato con il D.Lgs n. 1 del 1gennaio 2018 che individua come soggetti competenti in caso di emergenze:
- i prefetti, che coordinano i servizi di emergenza in occasione di eventi avversi e adottano i necessari provvedimenti;
- le autorità territoriali di protezione civile (sindaci, sindaci metropolitani e presidenti di Regione), i quali predispongono e attuano i piani territoriali;
- il Dipartimento di protezione civile indirizza, che promuove e coordina le attività delle amministrazioni dello Stato relative alle emergenze;
- il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il quale assicura gli interventi di soccorso tecnico indifferibili e urgenti, di ricerca e salvataggio, assumendone la direzione e la responsabilità nell’immediatezza degli eventi.”
Se il vecchio Piano Emergenza Esterno-PEE era talora previsto iniziare da una zona esterna al sedime, una distanza di circa 1000 metri dallo stesso sedime rientrava nella procedure coperte dal PEA aeroportuale, la stretta ottemperanza al Reg. 139/2014 impone una revisione, aggiornamento del PEE, anch’esso sottoposto a periodiche esercitazioni per valutare la funzionalità operativa. Avviene? I Sindaci sono informati della loro esistenza ed esecuzione?
Come fronteggiare un'emergenza che, quandanche verificata, iniziata entro l sedime o nelle sue immediate vicinanze si manifesta con ricadute sul territorio circostante? Quali sono i soggetti competenti che hanno approvato tali piani di emergenze esterni, che, ad esempio hanno verificato la loro funzionalità e operatività nel corso delle periodiche “esercitazioni”?
Non abbiamo potuto leggere sui media locali la loro avvenuta simulazione sul campo?
Come un PEE può intervenire a gestire, minimizzare gli effetti di un'emergenza, per salvare vite umane, coordinare con altri enti e autorità esterne, con modalità commisurate alla tipologia dell’aeromobili, al territorio/edificazioni impattate che vi operano e alle altre attività civili.
Un impatto volatili, birdstrike, registrato in decollo, con circuitazioni per lo scarico carburante-fuel dumping ha forse fatto scattare il PEA-Piano di Emergenza Aeroportuale in contemporanea un primo “allarme” del PEE-Piano di Emergenza Esterno?
L’esistenza di grossi centri commerciali, di ospedali, di istituti scolastici e università nelle aree di decollo e atterraggio, all'opportunità di un loro sistematico censimento, sono stati sottoposti a specifiche approvazioni da parte delle autorità deputate?
Talora per tali interventi e compiti di rimanda a notificazioni quali “alle aree esterne al sedime aeroportuale si applicano le procedure di intervento stabilite dal Piano Provinciale di Emergenza e Protezione Civile”.
Quando, comunque si attivano gli “stati”, i livelli operativi, rispettivamente di:
- Allarme;
- Emergenza;
- Incidente;
al fine di predisporre l’attivazione dei rispettivi Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA e Piano di emergenza Esterno-PEE?
Quali codici gialli e rossi di PEA e PEE, sono attivati in presenza delle seguenti tipologie di emergenze:
• Crollo, incendio e/o allagamento di infrastrutture aeroportuali
• Emergenze sanitarie
• Emergenze connesse a merci pericolose e/o radioattive
• Rimozione aa/mm incidentati e/o in avaria
• Disastri naturali
• Atti illeciti (ivi inclusi: allarme bomba ad aa/mm e strutture, dirottamenti, attacco armato,
sabotaggio)
• Allarme, Emergenza e Incidente aereo
• Assistenza/Emergenza medica
• Eventi presso il deposito di carburante aeronautico
• Sversamenti carburante e/o incendi in apron
• Interruzione di energia elettrica.