Le prospettive del Masterplan “per il quinquennio 2023-2027, la società Aeroporto Marconi di Bologna Spa ha dato il via ad un Piano di Investimenti da 216 milioni di euro, di cui circa 30 milioni già spesi nel corso del 2023” sono in contrappunto con l’accreditamento al “Livello 4+ Transition”nell’ambito del programma internazionale “Airport Carbon Accreditation”.
Da un lato un riscontro sulla certificazione promossa da
AciI Europe (l’associazione europea dei gestori aeroportuali), che premia gli aeroporti
impegnati a perseguire obiettivi di “carbon neutrality”, cioè l’obiettivo a
ridurre, neutralizzare le emissioni di CO2.
Con una pista di 2.800 metri, lo sviluppo e il potenziamento
del traffico di lungo raggio per destinazioni fino a 5.000 miglia nautiche, in
aggiunto al low cost pone considerazioni più ampie dell’impatto ambientale complessivo
(acustico e atmosferico).
Lo studio ENAV 2023, i voli nell’arco notturno, l’utilizzo
incrociato delle testate non risolve le ricadute acustiche e gassose. I piani
di mitigazione e la tutela delle popolazioni, nell’incremento dei voli
rappresentano un traguardo “arduo”. In attesa di verificare l’adozione di “processi”
di contenimento delle ricadute “ambientali” con il sottostante comunicato stampa - del 23
settembre - l’aeroporto di Bologna celebra l’acquisizione del Level 4+
Transition" accreditation.
“L’Aeroporto di Bologna ha ottenuto l’accreditamento al
“Livello 4+ Transition” nell’ambito del programma internazionale “Airport
Carbon Accreditation”, la certificazione promossa da ACI Europe (l’associazione
europea dei gestori aeroportuali) rivolta alle società di gestione aeroportuali
che intendono perseguire obiettivi di “carbon neutrality” ovvero
neutralizzare le emissioni di CO2 sotto il proprio diretto controllo
attraverso programmi di efficientamento energetico e ricorso a fonti
rinnovabili di energia.
Al “Livello 4+ Transition” dell’accreditamento, gli
aeroporti sono tenuti a compensare le emissioni residue di carbonio su cui la
società di gestione ha il controllo, utilizzando compensazioni riconosciute a
livello internazionale. L’Aeroporto Marconi ha infatti dimostrato di compensare
le emissioni di CO2 prodotte direttamente, utilizzando compensazioni
riconosciute a livello internazionale.
Al progetto “Airport Carbon Accreditation”, cui il Marconi
partecipa dal 2009, prima con il riconoscimento del “Livello 1 Mapping” e fino
ad oggi con il “Livello 3+ Neutrality”, aderiscono attualmente quasi 300
aeroporti in Europa e complessivamente 589 nel Mondo, con 7 livelli di
decarbonizzazione crescenti da 1 a 5, il massimo cui al momento sono arrivati
solo 15 aeroporti.
Nel gruppo del Livello 4+, cui da oggi appartiene
l’Aeroporto di Bologna, ci sono solo 48 aeroporti in tutto il Mondo,
principalmente in Europa, tra cui: Atene, Budapest, Lione, Milano Malpensa,
Milano Linate, Londra Heathrow e Roma Fiumicino.
“Questo importante riconoscimento – ha commentato l’Amministratore Delegato di AdB Nazareno Ventola – è un passaggio importante del nostro percorso di decarbonizzazione, che conferma l’impegno di AdB in tema di sostenibilità e rispetto ambientale. Ma non vogliamo fermarci qui, infatti continuiamo a lavorare per il Net Zero Carbon Emissions entro il 2030”.
Nel 2024, l’Aeroporto di Bologna ha realizzato due impianti fotovoltaici per una potenza di circa 400 kW, acquistato elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili ed ha compensato al 100% le emissioni prodotte dalla combustione del gas naturale e dei carburanti consumati, tramite il sostegno economico a progetti internazionali di riduzione o assorbimento dei gas ad effetto serra.
Per i prossimi anni il Marconi sta lavorando alla
realizzazione di importanti opere di compensazione ambientale fra cui una
fascia boscata a nord della pista e l’ulteriore efficientamento energetico
degli impianti di illuminazione e di climatizzazione esistenti.”
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