C’era una volta, quando, le società di gestione aeroportuali erano, in prevalenza, “pubbliche”.
Qualche decennio fa è stata incentivata una loro “privatizzazione”. La residua partecipazione “pubblica” di alcuni scali, anche prevalenti, mentre l’ingresso di privati ha lasciato spazio all'ingresso delle managerialietà adeguate, di società partecipate da fondazioni italiane ed estere.
La realtà gestionale di questi anni sembrerebbe ribaltata,
anche se una analisi dei ruoli, dell’efficienza, della qualità dei servizi e
della progettualità dovrebbe essere indagate valutando la presentazioni dei
Masterplan sottoposti alla Commissione di VIA-VAS-VIS nel contesto del Piano Nazionale
Aeroporti-PNA.
La sottostante lettera di Maurizio Rossi -Membro della
commissione trasporti del Senato della XVII, replica all’intervento del
Presidente Di Palma, in relazione allo “status” gestionale e prospettive
operative del Cristoforo Colombo di Genova. Uno scalo, la cui infrastruttura
aeroportuale, deve essere analizzata nel contesto della bocciatura delle Pale Eoliche, del Porto di Genova, della
Diga Foranea, dei vari Depositi e di altri progetti.
“Egregio Presidente Di Palma,
ho letto con grande interesse la Sua intervista su
Repubblica Genova. Ho seguito i temi dell’aeroporto di Genova come unico membro
ligure della Commissione ottava trasporti e comunicazioni del Senato dal 2013
al 2018 e ho sempre seguito dal 1982 l’aeroporto come editore ligure fortemente
interessato allo sviluppo del territorio.
Innanzitutto va preso atto che il socio industriale che era
presente, Adr Aeroporto di Roma di proprietà dei Benetton, che gestisce con
grande successo sia Roma che Nizza, avrebbe dovuto essere sulla carta il
miglior socio industriale sul mercato italiano e tra i migliori a livello
europeo.
Il risultato, come lei stesso dice, invece è stato tra o
più’ disastrosi del Paese per il Cristoforo Colombo. Il perché non ce lo
spieghiamo, possiamo pensare che Adr non avesse nessun interesse a sviluppare
un aeroporto in concorrenza con Nizza, che i Benetton abbiano una particolare
antipatia per il nostro territorio, ma va chiarito, per capire cosa servirà’ in
futuro, che non mi risulta che abbiano mai presentato un piano industriale
serio completo con precisi obblighi e investimenti da fare per essere con
merito il “socio industriale” a fianco dei soci pubblici.
La trattativa privata con MSC per il tramite del presidente
dell’aerostazione Lavarello, è stata fatta al valore di bilancio pari a 437.000
euro per un 15% quindi per un valore totale al di sotto dei 3 milioni per
l’intero aeroporto.
Non credo che il Comune di Genova abbia mai pensato
seriamente di comprare le azioni di Adr e penso che non avesse neppure
possibilità di farlo se non specificamente autorizzato dal Mit e forse anche
alla Corte dei Conti.
Penso che il Sindaco Bucci abbia convinto Adr a togliersi di
mezzo sia per la loro totale inefficienza e inutilità’ come socio industriale
sia legando questa opportunità alla presenza proprio dei Benetton come
azionisti di riferimento nome che a Genova non è’ certo gradito dopo la
tragedia del Morandi. Loro devono aver dato la disponibilità a uscire anche ai
valori contabili.
Se un soggetto pubblico che può esercitare la prelazione non
la avesse esercitata, considerando un valore anche degli investimenti fatti
dalla società’ stessa che corrisponderebbero a oltre 10/12 milioni di euro,
ritengo potrebbe addirittura anche vedersi contestato il non aver esercitato
una prelazione a prezzi bassissimi dalla Corte dei Conti o da altri soggetti
preposti. Per tale ragione ho scritto nei giorni scorsi un commento dal titolo
“Aeroporto: quando un ente pubblico difende il bene dei cittadini”. (CLICCA
QUI)
Il valore dell’aeroporto di Genova non va stabilito dai
valori contabili a bilancio ma da una valorizzazione che dovrà tenere conto di
tutti gli asset e, considerando che qualora alla scadenza della concessione
dovesse vincere la gara che ENAC indirà, un nuovo soggetto questo dovrà pagare
alla Cristoforo Colombo spa tutti gli investimenti fatti.
A mio giudizio il valore dell’Aeroporto i soggetti pubblici
azionisti devono obbligatoriamente valutarlo considerando gli investimenti
fatti.
Sono certo che sia Camera di Commercio sia Adsp peraltro che
ha oggi due commissari l’Ammiraglio Seno e il Proff Benedetti siano ben
coscienti della necessità, prima della scadenza della concessione del 2029, di
aver nell’azionariato un socio industriale forte e del settore. Ritengo
pertanto che sicuramente verrà messa una partecipazione di minoranza a bando
dai due Enti pubblici che oggi detengono il 100% ma ritengo anche che oltre al
valore della partecipazione, sarà necessario che venga presentato, e mi auguro
comunicato anche all’opinione pubblica, un vero progetto industriale con
precisi numeri di aumento di passeggeri ed altri utilizzi del nuovo aeroporto,
impegni che si prenderà’ chi vincerà’ la gara per entrare nell’azionariato del
NOSTRO aeroporto.
Chi non crede al colosso MSC? O al Comandante Aponte? Ed
anche alla storia sicuramente prestigiosa di Alfonso Lavarello, grande amico e
molto influente sulle decisioni del Patron di MSC nonché presidente
dimissionario del Cristoforo Colombo?
Tutte persone estremamente stimabili apprezzabili con grosse
disponibilità’ finanziarie. Ma io non ho mai letto un preciso piano industriale
e gli impegni che questo potenziale socio industriale si e’ preso per
sostituirsi al negativo socio industriale Benetton Adr.
Avremmo tutti dovuto solo fidarci alla cieca solo perché
sono MSC? Sinceramente non penso che le crociere siano la soluzione al problema
dell’aeroporto.
Potranno portare forse 100.000 passeggeri in più, che sono
un’ottima cosa, ma non credo sia la soluzione.
Per quanto riguarda l’aumento di capitale penso che la
Camera di Commercio sia capace a guardare i bilanci e capire, come sempre
accade, che certe partite si possono egualmente portare su un unico esercizio o
anche spalmarle su più esercizi e ritengo che un collegio sindacale sia sempre
contento se tutto va su uno solo come gli ammortamenti accelerati. Ma non è
detto che siano illegittimi anche altri sistemi di gestire alcune partite
contabili. Quindi sicuramente quando ci sarà il nuovo consiglio questo prenderà
le decisioni che riterrà corrette e peraltro penso convocherà prima una
assemblea dei soci per approvare il bilancio e solo dopo l’approvazione del
bilancio convocherà una straordinaria per coprire le eventuali perdite per gli
importi che risulteranno.
Quindi penso, e sono convinto, che la scelta che dovrà
essere fatta per trovare il nuovo socio industriale debba passare da una gara
pubblica chiara e trasparente a livello europeo e, se parteciperà e vincerà MSC
sia chiaro che ne saremmo tutti felici, ma con impegni precisi e valorizzazioni
non certo ai valori contabili come ha fatto Adr che voleva ritengo solo uscire
senza plusvalenze o minusvalenze.
Aeroporto ha un nuovo direttore generale che sta operando al
meglio e che immagino proseguirà il suo impegno per far crescere i traffici.
La nuova aerostazione sta per essere inaugurata in autunno.
La vecchia verrà ristrutturata subito dopo mentre Rfi sta per iniziare i lavori
per la nuova stazione ferroviaria “aeroporto” che verrà collegato con
investimenti pubblici alla aerostazione con un tapis roulant o con altro
sistema comunque per incentivare il collegamento tra treno e aereo.
Ovviamente lei potrà fare tutte le valutazioni che le
competono e il suo punto di vista di questi giorni non può che essere un ottimo
stimolo per gli azionisti pubblici a operare al meglio e secondo le
disposizioni vigenti.
Infine per quanto concerne l’ipotesi di una proroga di cui
lei parla nell’articolo su Repubblica Genova mi giunge come disponibilità
totalmente nuova in quanto provai diverse volte, sollecitando anche i ministri
dei tempi, a effettuare una proroga anche basata sull’effettivo arrivo della
concessione all’Aeroporto di Genova.
Mi fu sempre detto di no e ribadito recentemente dal Vice
Ministro Rixi. Se fosse invece possibile, come lei dichiara, sarebbe di enorme
interesse e ovviamente sarebbe un elemento in più’ che lei potrebbe mettere a
disposizione proprio degli attuali azionisti pubblici per poter trovare ancor
meglio un socio industriale che sarebbe certamente più’ interessato a entrare
se ci saranno tempi più lunghi per investire e ammortizzare rispetto alla
scadenza della concessione che ritenevo non prorogabile senza gara europea dopo
il 2029.
Sono certo che Lei potrà avere un ruolo fondamentale per il nostro aeroporto e contiamo tutti sulla Sua completa collaborazione e suggerimenti per raggiungere questo obiettivo fondamentale per Genova e per tutta la Liguria.
Non mi sarei permesso di entrare su questi temi se non fossero uscite le Sue interviste sui quotidiani locali entrando così’ nel dibattito pubblico e dove ho letto davvero molte posizioni di vari soggetti non corrispondenti ai fatti ed anche molto superficiali.
Spero che anche questo mio contributo possa essere utile per
le valutazioni che si dovranno fare per il bene del NOSTRO aeroporto
Cordiali saluti
Maurizio Rossi
Membro della commissione trasporti del Senato della XVII
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