Una infrastruttura aeroportuale e la coesistenza sostenibile, a fronte di ripetuti Masterplan evolutivi in termini di incremento del traffico è, davvero, un traguardo reale?
Il PSA-Piano di Sviluppo Aeroportuale prelude ad sviluppo
sostenibile, perciò in grado di riconciliare questioni economiche (turismo,
cargo, traffico aereo) e ambientali, deve
presuppore parametri funzionali. Sedimi aeroportuali funzionali alla tipologia
dello scalo aereo. Hub intercontinentali, piste strategiche, nazionali,
internazionali, periferiche e/o di supporto.
Con spazi di sedime di oltre 4/5000 ettari ad alcune centinaia. Con sedimi mimino
di almeno 200/300 ettari per livelli di capacità pista e un tetto di movimenti/anno 40mila/voli.
Ma chi lo decide?
Quali parametri e caratteristiche di pista, di terminal, di
piazzale aeromobili lo determinano. Quali livelli di impatto ambientale, di
safety, di risk, di Matrice del Rischio compatibile.
Chi lo decide. Chi lo analizza, verifica e condivide con
piena trasparenza dei dati di input utilizzati?
I processi decisionali che certificano e abilitano le operazioni
di volo e Masterplan, i Pareri Positivi delle Commissioni VIA-VAS-VIS devono conciliare
“vincoli e violazioni”, comunque compatibili con l’habitat, i cittadini e l’impatto
ambientale complessivo.
L'aviazione civile/commerciale è un'industria in rapida
crescita, a livello locale (Vertiporto), regionale, nazionale e internazionale.
Le ricadute economiche hanno imposto traguardi vertiginosi. Non solo una infrastruttura
aeroportuale per attività di volo “passeggeri”, ma anche con una Airport City
integrata, Cargo City, Commercial City.
Le opportunità di occupazione, lavoro dirette, indotte e
indirette che l'aviazione offre, diventa catalizzatore per ulteriori attività
economiche, commerciali e turistiche.
Di conseguenza, il settore aeroportuale deve misurarsi e
bilanciare il contesto dello sviluppo sostenibile. La sostenibilità deve essere
uno strumento di pianificazione e sviluppo significativo e utile, deve trovare
applicazione e portare a risultati positivi condivisi.
Ma è il concetto di sviluppo sostenibile e coesistenza da
definire e, probabilmente, non adeguatamente analizzato e perseguito. Con quale
rigore e cadenze funzionali, sono delineati e acquisiti. Il confronto tra “gestori
aeroportuali” e Comitati dei cittadini residenti non trovano soluzioni
concilianti e risolte. Esaminare il significato dello sviluppo sostenibile dovrebbe
essere il primo punto da condividere.
Come definire lo sviluppo sostenibile? Da quando l'ambiente
è entrato nell'agenda politica, sono state proposte varie definizioni di ciò
che oggi chiamiamo sviluppo sostenibile.
Un aeroporto può essere sostenibile?
Chiaramente un aeroporto che:
- intrattiene un dialogo con gli interlocutori (gestori, amministrazioni
locali e cittadini residenti);
- offre una partnership alla comunità nel riconoscimento e
nella bonifica dei problemi ambientali;
- è in grado di soddisfare le esigenze dei suoi interlocutori;
- entra nel dibattito sulla qualità della vita a livello
locale, nazionale e internazionale;
- monitora e migliora/riduce/mitiga il suo impatto
sull'ambiente, sulla safety e il risk;
- stabilisce obiettivi politici per ridurre il suo impatto
ambientale, di safety, di risk;
- valuta preliminarmente l'impatto del nuovo sviluppo
sull'ambiente esistente, sulla safety, sul livello del risk;
- è disposto e in grado di rilasciare informazioni sul suo
impatto ambientale, di safety, di risk;
- è un aeroporto che aspira a essere un sostenibile, attento
ai suoi impatti e obblighi nel presente e consapevole delle responsabilità che detiene
per le generazioni future.
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