Di fronte ad altre ipotesi sul futuro Piano Nazionale Aeroporti, gli interrogativi si moltiplicano. Si inquadrano 3 e/o 4 scali hub intercontinentali. Oltre ai due classici scali hub di Fiumicino e Malpensa, che possono operare flotte E ed F, quale altra pista potrebbe ospitare tali tipologie di flotte wide-body, se la quasi totalità degli aeroporti è classificato 4D?
Quale rilevanza strategica possono assumere infrastrutture
aeroportuali che non hanno certificato la logistica con analisi safety e risk
assessment in grado di identificare i limiti dei movimenti orari compatibili. In
grado, perciò di definire inoltre il tetto massimo di voli/anno?
Oltre agli ipotizzati 3 o 4 scali hub, sarebbero state
identificate tredici «reti» di aeroporti, quattordici scali di “particolare
rilevanza strategica”, ed infine ventisei di “interesse nazionale”.
Ma è una materia che, probabilmente, sarà risolta dal
prossimo Governo e, probabilmente, in maniera comunque precaria. Gli interessi
“regionali e commerciali” dell’aviazione commerciale del Belpaese, pongono
interrogativi non risolvibili, perché appare problematico affrancarsi da
questioni fondamentali.
Come pensare che non potranno prevalere scenari di
potenziamento del traffico aereo senza pregiudicare la coesistenza tra
infrastruttura aeroportuale e territorio e comunità residente in prossimità di
uno scalo?
Quanti sono gli scali che non posso aumentare i voli
all’infinito? Nessun dubbio tutti, inevitabilmente, devono porsi limiti e/o un
tetto massimo di voli compatibili. Per legittimi e inevitabili obiettivi di
impatto ambientale (atmosferico e acustico), quanto per considerazioni di
safety e risk assessment.
Le ultime informative
– rilanciate dai media nazionali - avrebbero identificato tredici reti
“regionali” di scali:
1) Rete del Nord Ovest: Torino, Genova, Cuneo
2) Rete Milanese: Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo
3) Rete del Nord Est: Venezia, Verona, Brescia, Treviso,
Trieste
4) Rete Emilia Romagna: Bologna, Rimini, Parma, Forlì
5) Rete Toscana: Firenze, Pisa 6) Rete Centrale: Ancona,
Perugia, Pescara
7) Rete della Capitale: Roma Fiumicino, Roma Ciampino
8) Rete Campana: Napoli, Salerno
9) Rete Pugliese: Bari, Brindisi, Taranto, Foggia
10) Rete Calabra: Lamezia Terme, Reggio Calabria, Crotone
11) Rete Siciliana orientale: Catania, Comiso, Lampedusa
12) Rete Siciliana occidentale: Palermo, Trapani,
Pantelleria
13) Rete Sarda: Cagliari, Olbia, Alghero.
Quante di queste piste hanno verificato il numero massimo di
movimenti orari in relazione alla lunghezza piste, del layout aeroportuale,
dalle strumentazioni di assistenza al volo a terra e dalle tecnologie
disponibili e attivate dall’ATC?
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