venerdì 5 dicembre 2025

Il mistero del volo MH370 Malesia Boeing777/2: 239 vittime, nuove ricerche dopo 11 anni

I media internazionali hanno rilanciato l’attesa notizia che il Ministero dei Trasporti malese ha deciso di fari riprendere la ricerca dei resti/rottami/evidenze del Boeing 777-200 del volo MH370. Tra mistero e le inutili investigazioni ad ogni livello dell'aereo scomparso nel 2014.

Le ricerche sono ri-partite il 30 dicembre, la misteriosa scomparsa dell'aereo senza lasciare traccia. Ancora una volta, probabilmente, quello che sarà l’ultimo tentativo, le ricerche saranno attuate dall'azienda di robotica marina Ocean Infinity. Le operazioni di ricerca saranno localizzate sui fondali marini.

Ma dove saranno localizzate le “ricerche investigative”, in quali acque profonde?

Il Boeing 777-200 è sparito dai radar 39 minuti dopo il decollo dalla pista di Kuala Lumpur, aveva come destinazione Pechino. Era l'8 marzo 2014, con a bordo 227 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio. La ricerca iniziale di Ocean Infinity nel gennaio 2018 aveva coperto un'area ristretta di 25.000 km², ma si concluse nel giugno dello stesso anno senza successo.

In precedenza, Malesia, con China e Australia, paesi con il maggior numero di vittime coinvolte, avevano esteso ricerche in un’area di 120,000 km/quadrati nel sud dell’Oceano Indiano.

L’azienda Ocean Infinity con sede nel Regno Unito e negli Stati Uniti interviene per la ricerca di un nuovo sito di 15.000 km/quadrati nell'Oceano Indiano. Le investigazioni della Ocean Infinity saranno compensate con 70 milioni di dollari, ma solo con riscontri oggettivi, ovvero il ritrovamento del relitto e/o evidenze equivalenti.

Ocean Infinity opera con la formula "nessun ritrovamento, nessun costo".

L’ultima comunicazione tra ATC-controllo del traffico e piloti del volo malese era stata: “Good night, Malaysian three seven zero”.

                                                                              


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