venerdì 7 marzo 2025

Parapendio, primi giorni di marzo: altri due incidenti

Il primo dei due parapendii è caduto al suolo il 3 marzo, precipitando a Faido, nel Canton Ticino. Il pilota 57enne di Basilea Campagna, dopo essere stato recuperato dai soccorsi ha dovuto essere elitrasportato in ospedale. Ha riportato ferite gravi, l’incidente è occorso intorno alle 15 di lunedì in Via Birreria a Faido. Secondo alcune testimonianze il pilota avrebbe riscontrato difficoltà di manovrabilità in prossimità del suolo. A circa 10 metri di altezza.

Il secondo incidente è occorso il 5 marzo, nel primo pomeriggio. Il pilota, un 45enne si fratturato gravemente gambe e braccia. L'incidente e l’impatto è avvenuto nella zona dei tappeti a Borso del Grappa. I soccorsi del Suem, con il supporto di un elicottero, dopo aver stabilizzato il ferito, caricato a bordo con un verricello, è stato  trasportato all'ospedale Ca' Foncello di Treviso


giovedì 6 marzo 2025

ACI Europe sollecita la Commissione UE a politiche sul “noise airport”

Con il sottostante comunicato stampa del 5 marzo 2025, ACI EUROPE “chiede alla Commissione europea di applicare urgentemente i principi del Balanced Approach in tutta l'UE”. L’iniziativa appare del tutto condivisibile, da ogni cittadino e Comitato, Associazioni che perseguono tali traguardi.  Possibile che il responsabile di eventuali ritardi operativi, investano la Commissione Europea?

In fondo i Regolamenti e le Direttive in tale ambito sono stati emanati dalla stessa UE ed EASA. Ecco comunque il comunicato.

“Bruxelles: oggi la Commissione europea ha pubblicato un'importante decisione sul processo che porterà all'implementazione delle restrizioni operative sul rumore all'aeroporto di Amsterdam Schiphol (il cosiddetto "Balanced Approach"). Altri aeroporti nell'UE, tra cui Belgio, Francia e Irlanda, rischiano di dover affrontare (o stanno affrontando, a seconda dei casi) restrizioni operative che potrebbero limitare la loro capacità di soddisfare la domanda dei passeggeri in futuro. Prendendo atto della decisione di Amsterdam e guardando ad altri casi imminenti, ACI EUROPE chiede un'azione immediata e decisa per garantire un'applicazione completa e coerente del Balanced Approach alla gestione del rumore degli aeromobili in tutta l'Unione europea.

Il Balanced Approach, come definito dal regolamento (UE) n. 598/2014, prevede un processo obbligatorio per la gestione del rumore degli aeromobili negli aeroporti. Questo processo richiede che qualsiasi restrizione operativa correlata al rumore venga presa in considerazione solo come ultima risorsa e solo dopo che tutte le altre misure siano state completamente valutate. Tali misure includono la pianificazione dell'uso del territorio, le procedure operative di riduzione del rumore e i progressi tecnologici nella riduzione del rumore degli aeromobili (rumore alla fonte).

Questo approccio proporzionato e basato sulle prove garantisce che le restrizioni non siano solo adattate alla situazione del rumore locale, ma anche economicamente vantaggiose, salvaguardando sia la protezione ambientale che la connettività aerea insieme ai suoi benefici economici e sociali.

UN CRESCENTE MODELLO DI NON CONFORMITÀ

ACI EUROPE è sempre più allarmata dal sistematico disprezzo per questo processo legale in diversi Stati membri dell'UE. In particolare:

Numerose restrizioni operative correlate al rumore sono state imposte senza un'adeguata notifica alla Commissione europea, violando chiari obblighi ai sensi del regolamento (UE) n. 598/2014.

In più casi, le restrizioni operative sono state introdotte senza seguire la procedura di approccio equilibrato richiesta dalla legge.

Questo disprezzo per il diritto dell'UE non solo mina la certezza giuridica su cui fanno affidamento aeroporti e compagnie aeree, ma minaccia attivamente l'integrità del mercato dell'aviazione europeo.

IL RUMORE DEGLI AEREI STA DIMINUENDO, MA LE RESTRIZIONI ARBITRARIE STANNO AUMENTANDO

Il rumore degli aerei è un argomento molto delicato e carico di emozioni, che tende a essere fortemente politicizzato. Negli ultimi decenni, aeroporti, compagnie aeree, produttori di aeromobili e fornitori di servizi di navigazione aerea hanno lavorato a stretto contatto per ridurre al minimo le esternalità negative delle attività di aviazione implementando i vari elementi dell'approccio bilanciato che sono sotto il loro controllo (al contrario, le politiche di pianificazione dell'uso del territorio sono responsabilità delle autorità locali). Gli aeroporti, in particolare, hanno una lunga tradizione di ascolto attivo e coinvolgimento delle comunità locali che servono, impegnandosi a ottenere i migliori risultati possibili per le persone che vivono intorno agli aeroporti.

Dall'adozione di procedure operative migliorate a basso rumore all'offerta di incentivi alle compagnie aeree per utilizzare aeromobili più silenziosi, all'implementazione di programmi di isolamento acustico e persino al supporto alla ricollocazione in alcuni casi, gli aeroporti non hanno lasciato nulla di intentato nei loro sforzi per ridurre al minimo l'impatto delle loro operazioni. Il loro impegno per questa causa rimane incrollabile e continueranno a cercare attivamente di ridurre l'impatto acustico in futuro.

Tuttavia, l'attuale incapacità degli Stati membri di applicare l'approccio bilanciato sembra ignorare i notevoli progressi compiuti da aeroporti e compagnie aeree nella riduzione del rumore degli aeromobili negli ultimi 20 anni. Inoltre, nel 2024, i movimenti di aeromobili negli aeroporti dell'UE sono diminuiti del 2,2% rispetto ai livelli pre-pandemia (2019), mentre l'introduzione in corso di aeromobili più silenziosi e a basso consumo di carburante continua a ridurre l'impronta acustica intorno agli aeroporti.

Ad esempio, la famiglia Airbus A320neo riduce l'impronta acustica a terra del 50% rispetto al suo predecessore, una chiara dimostrazione di come tecnologia, innovazione e investimenti stiano dando risultati. Secondo l'Agenzia europea dell'ambiente, e sulla base della prevista sostituzione della flotta di aeromobili e delle procedure operative migliorate, si prevede che il numero di persone fortemente infastidite dal rumore degli aeromobili nell'UE diminuirà del -37% entro il 2030. Va notato che questo dato è paragonabile a un previsto aumento del +35% delle persone fortemente infastidite dal rumore ferroviario1.

TEMPO DI AGIRE

Dati questi fatti, ACI EUROPE chiede alla Commissione europea di:

Rafforzare i suoi poteri di vigilanza e di applicazione per garantire che gli Stati membri rispettino pienamente i requisiti dell'approccio bilanciato.

Sviluppare linee guida chiare e pratiche per promuovere un'attuazione coerente e corretta dell'approccio bilanciato in tutti gli aeroporti dell'UE.

ACI EUROPE è pronta a collaborare con la Commissione europea per raggiungere questi obiettivi.

CONNETTIVITÀ E COMPETITIVITÀ A RISCHIO

ACI EUROPE avverte inoltre che le restrizioni unilaterali e sproporzionate imposte al di fuori del quadro dell'approccio bilanciato non hanno solo un impatto sugli aeroporti, ma compromettono anche la connettività e la competitività dell'intero settore dell'aviazione dell'UE.

Olivier Jankovec, direttore generale di ACI EUROPE, ha affermato: "Queste restrizioni alla fine distoglieranno il traffico dagli aeroporti dell'UE, erodendo la connettività dell'Europa e indebolendo la crescita economica. Con ogni 10% di aumento della connettività aerea diretta che determina una crescita dello 0,5% del PIL pro capite, il danno economico è reale e del tutto autoinflitto.

Le nostre preoccupazioni sono pienamente in linea con il rapporto Draghi, che ha messo a nudo l'importanza vitale della connettività aerea per la competitività e l'autonomia strategica dell'Europa, chiarendo che la nostra infrastruttura dovrà espandersi per affrontare la congestione e sbloccare un'ulteriore crescita. Tutto questo avviene proprio mentre EUROCONTROL prevede che, entro il 2050, fino a 1,1 milioni di voli potrebbero non essere ospitati a causa di una capacità aeroportuale insufficiente, minacciando la capacità dell'Europa di competere a livello globale".

APPROCCIO EQUILIBRATO: UN PERCORSO PIÙ INTELLIGENTE

ACI EUROPE sostiene fermamente politiche di gestione del rumore che siano sia efficaci che proporzionate. Ciò significa:

• Una pianificazione più rigorosa dell'uso del territorio per prevenire lo sviluppo sensibile al rumore intorno agli aeroporti.

• Incentivi al rinnovo della flotta per accelerare l'implementazione di aeromobili più silenziosi.

• Impegno costruttivo tra aeroporti, compagnie aeree, autorità locali e comunità per garantire soluzioni equilibrate su misura per le esigenze locali.

Jankovec ha concluso: "Questo è l'unico modo per proteggere gli interessi delle comunità locali, salvaguardare la connettività e mantenere la posizione strategica dell'Europa nell'aviazione globale". 

ACI EUROPE è la regione europea di Airports Council International, l'unica associazione professionale mondiale di operatori aeroportuali. ACI EUROPE rappresenta oltre 600 aeroporti in 55 paesi. I nostri membri facilitano oltre il 90% del traffico aereo commerciale in Europa. Il trasporto aereo supporta 14 milioni di posti di lavoro, generando 851 miliardi di euro di attività economica europea (il 5% del PIL). In risposta all'emergenza climatica, a giugno 2019 i nostri membri si sono impegnati a raggiungere emissioni di carbonio nette pari a zero per le operazioni sotto il loro controllo entro il 2050, senza compensazioni. Con sede a Bruxelles, guidiamo e serviamo il settore aeroportuale europeo e manteniamo forti legami con altre regioni ACI in tutto il mondo.


mercoledì 5 marzo 2025

Pavia, 2 marzo, Magni Gyro M22 precipita presso la raffineria Eni di Sannazzaro

Il pilota, un imprenditore brianzolo di 67 anni è l’unica vittima. L’autogiro era parcheggiato nel campo volo di Senago (MI) ed era decollato con destinazione l’aviosuperficie di Mezzana Bigli.

Il volo dell’ultraleggero è finito verso mezzogiorno, schiantatosi in un terreno tra la ferrovia e la Provinciale 193bis, non lontano dalla raffineria Eni a Sannazzaro de' Burgondi. 

Le notizie dell’incidente sono state riportate dai media locali, ma non consentono alcuna ipotesi sulla ricostruzione della dinamica dell’incidente. Malore del pilota e/o avaria al motore dell’autogiro, altro?


martedì 4 marzo 2025

Aliante precipita in Val Cavargna (Como), recuperato il giorno dopo

Un aliante con alla guida un pilota di 58 anni residente a Milano era decollato la domenica del 2 marzo dal campo volo di Alzate Brianza, a Verzago. Non rientrando in serata era stato dato per scomparso, erano iniziate le prime ricerche. I contatti con il pilota erano stati persi in una zona montuosa e impervia. Erano stati, comunque, individuati nella notte inoltrata, in località Alpe Tabano. 

Le operazioni di ricerca e soccorso, con un elicottero, hanno localizzato i rottami del velivolo con la vittima, ancora intrappolata a bordo.

ANSV ha emanato il seguente comunicato:

“Incidente ad un aliante nel comasco

Individuato in una zona impervia nei pressi di Cavargna, l’aliante JS-1 marche D-KAVY, decollato ieri 2 marzo da Alzate Brianza, del quale si erano perse le tracce.

Deceduto il pilota, unico occupante; distrutto l’aeromobile.

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza sull’incidente.”


lunedì 3 marzo 2025

Cino-Valtellina (Sondrio), Porto Risen in avaria, fuori controllo con paracadute balistico

Nella prima mattinata del 28 febbraio, il Porto Risen 916iSV della Porto Aviation Group srl, con due occupanti dopo il decollo dall’aviosuperficie Como-Alzate Brianza, per attività sportiva, sarebbe precipitato tra gli alberi dopo un impatto con volatile/i.

Secondo informative dei media locali, il pilota Alberto Porto, alla guida del suo Risen Superveloce 916, stava cercando di stabilire un primato mondiale, quando volando ad elevata velocità, causa impatto con il tettuccio di volatili, l’incontrollabilità del velivolo, lo avrebbe obbligato all’estensione del “paracadute balistico.

IL velivolo è precipitato in zona Cino, sulla Costiera dei Cech, l'impatto al suolo è avvenuto nei pressi degli edifici di via Torchio.

ANSV ha emanato il seguente comunicato:

“Incidente in Valtellina

 Il giorno 28 febbraio 2025, l’aeromobile Risen 916 marche I-E637, decollato dall’aeroporto di Alzate Brianza, a seguito della rottura improvvisa del canopy, atterrava in zona boscosa in località Cino (SO) con l’ausilio del paracadute balistico di emergenza.

Feriti i due occupanti feriti, uno dei quali in modo grave.”