giovedì 27 marzo 2025

Trattativa tra Save e Ardian: stallo e/o crash? Ma in attesa del prossimo P.N.A.

I media riferiscono che sarebbe saltata l’intesa tra il Gruppo SAVE, gestore degli scali aeroportuali del NordEst e Charleroi con il fondo Ardian. 

L’iniziativa potrebbe sbloccare i rapporti tra Assaeroporti e Aeroporti2030. Con ricadute sulla politica di ri-definizione e accordo conclusivo per il Piano nazionale Aeroporti-PNA. Il negoziato in atto tra SAVE e Ardian, il valore delle reciproche acquisizioni e/o intreccio azionario non può prescindere dalla classificazione degli aeroporti, siano essi strategici, nazionali, intercontinentali, cargo e/o periferici. Il valore attuale e in prospettiva delle infrastrutture aeroportuali, risultano, infatti, determinati dall’incidenza derivata dal prossimo Piano Nazionale Aeroporti e dai futuri specifici masterplan.

La trattativa in corso, tuttavia, non sembrerebbe lineare e scontata. L’assetto della gestione degli scali SAVE, ovvero scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, e la partecipazione significativa nell’aeroporto belga di Charleroi deve essere inquadrata su Milione spa, che è proprietaria del 98,8% di Save, che coinvolge Dws Capital, attraverso Infra Hub azionista con il 43,9% di Milione, Infravia con Leone Infrastructures (43,9%), e una delle rilevanti società di investimento europee, la francese Ardian.

L’intesa, peraltro ancora in corso, si sarebbe arenata sul prezzo trattato, tra 1,1 e 1,3 miliardi di euro. Nell’intricata trattativa parteciperebbero, magari indirettamente – riportano i media -  anche attori bancari quali Mediobanca, Cdp, Bnp Paribas, Credit Agricole, European Investment, Deutsche bank, Prudential Insurance.


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