venerdì 28 giugno 2024

Assaeroporti, Aeroporti di Puglia e altro: dalla privatizzazione alla competizione

Negli anni Novanta è scattato anche il processo di privatizzazione degli aeroporti di proprietà pubblica anche in Italia.

Un processo che è stato imposto a causa delle inefficienze e dalla crisi che stava coinvolgendo gli scali aerei in un contesto di crescita esponenziale dei voli a livello nazionale e internazionale. Dall’avvento della British Airport Authority dell’Aeroporto di Capodichino, la recente acquisizione della canadese Centerline Airport Partners all’aeroporto di Parma, le prospettive delle politiche imprenditoriali hanno ampliato e diversificato la policy nel contesto del PNA-Piano Nazionale Aeroporti.

La realtà degli ultimi anni ha favorito anche la nascita di una associazione quale Aeroporti2030 con politiche che intrecciano risultati di specifiche aggregazioni territoriali, illustrate dalle seguente nota:

“L’Associazione nasce nel 2021 con l’obiettivo di tutelare, rappresentare e valorizzare, in ambito nazionale ed internazionale, le società aeroportuali e di promuovere, in modo dinamico e propositivo, lo sviluppo sostenibile, intermodale, innovativo e digitale degli aeroporti italiani. AEROPORTI 2030 è una realtà aperta alle nuove sfide che guarda al futuro degli aeroporti, favorendo l’interlocuzione con attori istituzionali, enti di ricerca, partner industriali e società civile”.

IL comunicato stampa di Assaeroporti del 26 giugno 2024 descrive lo stato dei rapporti tra le due associazioni.

“ASSAEROPORTI: AEROPORTI DI PUGLIA LASCIA L’ASSOCIAZIONE, GRAVI LE MOTIVAZIONI ALLA BASE DELLO STRAPPO

Assaeroporti giudica grave la decisione di Aeroporti di Puglia di recedere dall’Associazione. Le motivazioni rese note dalla Società di gestione attraverso le dichiarazioni del suo presidente, oltre che generiche e superficiali, sono infatti assolutamente strumentali. L’impegno per la sostenibilità, la ricerca dell’innovazione continua, “l’essere oltre l’immaginazione”, il voler costruire “l’aeroporto del futuro verso il quale decolliamo” sono enunciazioni che tentano di dare dignità a una scelta dettata esclusivamente dalla ricerca di visibilità del presidente di Aeroporti di Puglia.

Come risulta dai verbali delle riunioni degli organi associativi, il presidente di AdP in tutte le riunioni del Consiglio Direttivo a cui ha partecipato nell’ultimo triennio non ha mai messo in discussione scelte, orientamenti e iniziative dell’Associazione. Nell’Assemblea del 2023 ha proposto una modifica statutaria, accolta all’unanimità dagli associati. Nella recente Assemblea del 2024 Aeroporti di Puglia ha, inoltre, votato a favore della riconferma del Presidente di Assaeroporti, ne ha approvato la relazione programmatica, astenendosi invece sulla nomina dei vicepresidenti, in quanto, evidentemente, interessata a quella carica per il proprio presidente.

Assaeroporti resta un’associazione che privilegia gli interessi complessivi degli associati e le politiche di rafforzamento e qualificazione del sistema aeroportuale italiano che non possono essere “scambiati”, né ridimensionati per venire incontro ad ambizioni personali.

Proprio per l’evidenza delle reali motivazioni che hanno determinato la scelta di Aeroporti di Puglia, appare, infine, sinceramente eccessivo l’entusiasmo manifestato da Aeroporti 2030 cui Aeroporti di Puglia ha deciso di aderire. Dovrebbe essere comune obiettivo la piena coesione dell’intera categoria: purtroppo, si conferma invece l’attitudine a privilegiare legami associativi basati su motivazioni di carattere personale".

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