Dalle tonnellate per ogni decollo & atterraggio, il cilindro alto 1000 metri per un raggio di 6,5km, scaricano da circa 4 tons per flotta bimotore equivalente a Boeing 737 a Airbus 320/321, alle 8/10 tonnellate per quadrimotori lungo raggio, l’impegno, il traguardo “l’offerta di carburanti sostenibili per l’aviazione (c.d. SAF ), con minori emissioni di CO2 rispetto al cherosene da combustibili fossili, è il principale obiettivo dell’iniziativa “ FuelEU Aviation/Pronti per il 55 %” dell’UE”.
Ma con quale roadmap di risultati sicuri? Raggiungibili?
L’informativa “ufficiale” rivela come:
“Sebbene diverse filiere di produzione di SAF siano già
state certificate a livello mondiale e si preveda che esso rappresenterà una
parte importante del mix di carburanti a medio/lungo termine, non esiste oggi
un regime globale obbligatorio sull’uso dei SAF nei voli internazionali.
“Il Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo nasce
per favorire ed accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità
del trasporto aereo nel contesto degli SDGs e dell’Agenda 2030 e prendendo a
riferimento l’obiettivo di Net Zero Emissions entro il 2050.”
Dati ufficiali riferiscono solitamente come il trasporto
aereo produca circa il 2% delle emissioni globali di CO2, ma, a livello LTO
aeroportuale le cifre sono ben diverse. Anche se solo raramente viene
riportato, a livello dell’intorno di una pista l’incidenza sia parecchio gravosa.
Quanto?
Quanto e come stimarlo? E’uno scenario che preoccupa? Il
recente comunicato stampa ENAC, sintetizza lo stato dei lavori, ma non lo
risolve.
Comunicato Stampa n. 14/2024 del 29-05-2024
“ENAC, Eni e ADR insieme per la decarbonizzazione del
trasporto aereo
Comunicato Enac - Eni - ADR
“SAF, decarbonizzare assieme il trasporto aereo” è il tema
della conferenza promossa da ENAC, Eni e Aeroporti di Roma con l’obiettivo di
mettere a confronto istituzioni e aziende, enti e associazioni, per definire un
percorso per la promozione dell’utilizzo dei SAF (Sustainable Aviation Fuel) e
rafforzare il ruolo di advocacy verso le istituzioni italiane ed europee nel
percorso di decarbonizzazione del trasporto aereo.
L’evento ha inteso proseguire il tracciato dell’iniziativa
“The Pact for the decarbonisation of air transport: the Italian ecosystem for a
roadmap to Net-Zero” che ha avuto luogo in occasione della COP28 a Dubai e a
cui hanno collaborato Eni, ENAC e ADR.
La decarbonizzazione del settore aereo ha già una roadmap:
il Regolamento (UE) 2023/2405 “ReFuelEU Aviation” recentemente approvato
stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano
che tutto il carburante messo a disposizione degli operatori aerei negli
aeroporti dell’Unione Europea contenga quote minime di carburante sostenibile
per l’aviazione (SAF) in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2%
minimo di SAF dal 1°gennaio 2025 e un incremento della quota ogni cinque anni
(6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045) fino a raggiungere il
70% dal 2050.
Alla conferenza, ospitata presso il palazzo Eni a Roma, ha
partecipato il Presidente dell’ICAO (International Civil Aviation Organization)
Salvatore Schiacchitano, il responsabile della Segreteria Tecnica del Ministro
delle Infrastrutture e Trasporti Francesco Lucianò, il Capo di Gabinetto della
Commissaria Europea per i Trasporti, Filip Alexandru Negreanu, l’Amministratore
delegato di ADR Marco Troncone, il Chief Aviation Officer di ADR Ivan Bassato.
Il Presidente Enac Pierluigi Di Palma ha commentato:
“L’aviazione civile rappresenta un comparto strategico per lo sviluppo
dell’economia globalizzata ed è chiamato ad affrontare con serietà il processo
di riconciliazione con l’ambiente. L’Enac, in sinergia con le altre istituzioni
e player di settore, è impegnato nel dare attuazione al tema della
sostenibilità del trasporto aereo, portando importanti ed apprezzati contributi
di visione in ambito nazionale
e nei consessi internazionali di settore, ECAC e ICAO. In
linea con l’obiettivo Net Zero al 2050 siamo convinti che sia opportuno
investire su soluzioni innovative che coniughino la tutela dell’ambiente con la
fattibilità economica, individuando nei SAF derivati da biomasse un modello
chiave e di immediata applicazione per dare vita a questa necessaria ed
ineludibile transizione. Per rendere concreto il nostro obiettivo, dobbiamo
condividere questo impegno, in particolare, con i Paesi della Regione Africana
interessati. L'evento di oggi, stimolando il processo regolamentare e
rafforzando il confronto con Eni, che potrà diventare il primo produttore di
biojet, rende concreto l'orizzonte della decarbonizzazione”.
"Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del
settore dell’aviazione è indispensabile adottare soluzioni globali concertate
con tutti i soggetti coinvolti, dalle compagnie aeree ai
produttori di carburanti, i motoristi, fino ai gestori
aeroportuali e alle istituzioni, I SAF rappresentano una soluzione ideale,
perché non richiedono la sostituzione dei velivoli e
possono essere integrati nelle attuali reti di distribuzione
e utilizzo dei carburanti. Per garantire maggiore disponibilità di SAF, la
nostra strategia è quella di aumentare la
produzione rispondendo alla domanda crescente. Questo
obiettivo sarà perseguito attraverso l'utilizzo delle nostre bioraffinerie in
Italia e il lancio di progetti globali come quelli in America, Malesia e Corea”
ha dichiarato Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy
Evolution di Eni.
“Per la decarbonizzazione del settore aereo abbiamo davanti
a noi un percorso lungo, ma ormai già avviato, con infrastrutture aeroportuali
NetZero nel giro di pochi anni e con il concreto avvio dell’adozione dei
carburanti sostenibili: il SAF rappresenta la più matura tra le risposte
attuabili in tempi rapidi, oltre ad essere una soluzione che promette di
traguardare la sostenibilità di medio-lungo periodo dell’intero comparto. Il
sistema Italia, con il ruolo centrale di Eni e la guida di ENAC, si sta muovendo
in modo coordinato ed efficace per assicurare le disponibilità necessarie nel
rispetto dei mandati UE. Affinché alla sostenibilità
ambientale si accompagni necessariamente anche sostenibilità
economica e sociale, garantendo un equo e ampio accesso alla mobilità aerea con
costi sopportabili dalle compagnie aeree, dagli aeroporti e dai passeggeri,
auspichiamo ora l’avvio di una solida
politica di sostegno da parte del decisore pubblico
all’interno di un quadro europeo di riferimento”, ha affermato Marco Troncone,
amministratore delegato di Aeroporti di Roma”.
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