venerdì 22 settembre 2023

Aeroporto Torino Caselle tra cornacchie e gabbiani: ma, se in vista, innanzitutto, si ritarda il decollo!

Le informative ai piloti sono riportate sulle pagine di AIP-ITALIA-Air Information Publication di ogni aeroporto. Ben note ad ogni pilota. Se a Torino-Caselle cornacchie e gabbiani sono di casa, sono segnalate anche le fasce orarie e quota di eventuale presenza, come in quale zona di pista, nel numero stimate di volatili e/o consistenza dello stormo e periodo stagionale sono segnalati. L’avviso all’alert per i piloti è una stima precauzionale, che, magari non trova una diretta conferma nell’opera di monitoraggio del team investigativo/operativo (Bird Control Unit), per tali compiti, presente in aeroporto.

Questi ultimi, all’occorrenza, attivano procedure di allontanamento e dissuasori predisposti. Le fasi atterraggio e di decollo sono, comunque, quelle più critiche per i piloti.

E’ comunque scontato che il pilota, l’equipaggio del cockpit, in attesa dell’ingresso in pista, dell’allineamento per il decollo, se non posizionato per l’incremento della spinta del decollo, individuando un singolo volatile, se non uno stormo, non può che aspettare. Magari uscire di pista e attendere: l’intervento del Bird Control Unit e/o che i volatili non occupino la rotta del decollo e/o scompaiono.

Nella ENAC/BSCI Relazione Annuale Wildlife Strike 2022, divulgata il 18 settembre la sintesi degli ultimi 12 mesi di “Torino Caselle” è risultata il seguente:

“Analisi del rischio

Lo scalo aeroportuale di Torino Caselle nel 2022 ha registrato 42.641 movimenti con 17 impatti con volatili e nessuno con altra fauna selvatica.

Le specie impattate nell’ultimo anno sono risultate, allodole, cornacchia grigia, gabbiano comune, gazza, gheppio, passero solitario, piccione, la poiana e qualche specie sconosciuta.

Individuazione delle possibili cause di rischio

Nel 2022 si evidenzia un aumento degli impatti con piccione (da 0 impatti del 2021 a 3), nonostante gli avvistamenti di questa specie in airside siano calati (da 88.000 a 20.000) tornando ai valori del 2020. Il numero generale della fauna avvistata in airside è diminuita (da 255.180 a 166.351 unità).

Sistemi di mitigazione utilizzati

Pratiche specifiche di gestione ecologica del sedime

Il gestore aeroportuale ha adottato la “Tall Grass Policy” e il “regime di impoverimento” del manto erboso. Il gestore si occupa della pulizia periodica delle sponde dei canali e ha realizzato opere di cementificazione delle sponde. Sono state posate dal gestore reti sulla vasca di raccolta idrica presente presso la testata 36. Dal 2021 iniziato in via sperimentale un  programma di green economy per la conduzione delle aree verdi in airside.

Sistemi di dissuasione diretta presenti

Tre auto trazione 4x4 con sirena bitonale e luci anticollisione, un’auto 4x4 con sirena bitonale e luci anticollisione, 22 falconidi addestrati, stabili in aeroporto, due cani di razza border collie, impiegati per l’allontanamento della fauna selvatica in generale e in particolare degli uccelli di grossa taglia che stazionano al suolo (es. aironi, gabbiani e gru), un distress-call portatile, due fari direzionabili per autovetture, due radio rice-trasmittenti portatili sulla  frequenza TWR 440.450 MHz, una pistola a salve, un cannone a gas montato su carrello  appendice, laser.

Azioni di mitigazione future

Nel 2023 sarà riproposto un tavolo di lavoro con gli stakeholder che insistono nelle aree limitrofe allo scalo per la presentazione dei rischi emersi dallo studio annuale, ai quali si chiederà di continuare con la collaborazione nella campagna di riduzione delle attrattive esterne all’aeroporto. Analoga iniziativa ha trovato riscontro da parte delle istituzioni locali durante gli anni 2019-2022. Per la lepre e la volpe saranno effettuati almeno due censimenti notturni uno a marzo 2023 e uno a settembre 2023, sulla base dei risultati si valuteranno le eventuali azioni di contenimento. Si conta di continuare la collaborazione con le discariche limitrofe. Infine si conta di continuare a sperimentare la green economy per la conduzione delle aree verdi in airside”.

 

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