Le informative ai piloti sono riportate sulle pagine di AIP-ITALIA-Air Information Publication di ogni aeroporto. Ben note ad ogni pilota. Se a Torino-Caselle cornacchie e gabbiani sono di casa, sono segnalate anche le fasce orarie e quota di eventuale presenza, come in quale zona di pista, nel numero stimate di volatili e/o consistenza dello stormo e periodo stagionale sono segnalati. L’avviso all’alert per i piloti è una stima precauzionale, che, magari non trova una diretta conferma nell’opera di monitoraggio del team investigativo/operativo (Bird Control Unit), per tali compiti, presente in aeroporto.
Questi ultimi, all’occorrenza, attivano procedure di allontanamento
e dissuasori predisposti. Le fasi atterraggio e di decollo sono, comunque, quelle
più critiche per i piloti.
E’ comunque scontato che il pilota, l’equipaggio del
cockpit, in attesa dell’ingresso in pista, dell’allineamento per il decollo, se
non posizionato per l’incremento della spinta del decollo, individuando un
singolo volatile, se non uno stormo, non può che aspettare. Magari uscire di
pista e attendere: l’intervento del Bird Control Unit e/o che i volatili non
occupino la rotta del decollo e/o scompaiono.
Nella ENAC/BSCI Relazione Annuale Wildlife Strike 2022, divulgata
il 18 settembre la sintesi degli ultimi 12 mesi di “Torino Caselle” è risultata
il seguente:
“Analisi del rischio
Lo scalo aeroportuale di Torino Caselle nel 2022 ha
registrato 42.641 movimenti con 17 impatti con volatili e nessuno con altra
fauna selvatica.
Le specie impattate nell’ultimo anno sono risultate, allodole,
cornacchia grigia, gabbiano comune, gazza, gheppio, passero solitario, piccione,
la poiana e qualche specie sconosciuta.
Individuazione delle possibili cause di rischio
Nel 2022 si evidenzia un aumento degli impatti con piccione
(da 0 impatti del 2021 a 3), nonostante gli avvistamenti di questa specie in
airside siano calati (da 88.000 a 20.000) tornando ai valori del 2020. Il
numero generale della fauna avvistata in airside è diminuita (da 255.180 a
166.351 unità).
Sistemi di mitigazione utilizzati
Pratiche specifiche di gestione ecologica del sedime
Il gestore aeroportuale ha adottato la “Tall Grass Policy” e
il “regime di impoverimento” del manto erboso. Il gestore si occupa della
pulizia periodica delle sponde dei canali e ha realizzato opere di
cementificazione delle sponde. Sono state posate dal gestore reti sulla vasca
di raccolta idrica presente presso la testata 36. Dal 2021 iniziato in via
sperimentale un programma di green
economy per la conduzione delle aree verdi in airside.
Sistemi di dissuasione diretta presenti
Tre auto trazione 4x4 con sirena bitonale e luci
anticollisione, un’auto 4x4 con sirena bitonale e luci anticollisione, 22
falconidi addestrati, stabili in aeroporto, due cani di razza border collie,
impiegati per l’allontanamento della fauna selvatica in generale e in
particolare degli uccelli di grossa taglia che stazionano al suolo (es. aironi,
gabbiani e gru), un distress-call portatile, due fari direzionabili per
autovetture, due radio rice-trasmittenti portatili sulla frequenza TWR 440.450 MHz, una pistola a
salve, un cannone a gas montato su carrello appendice, laser.
Azioni di mitigazione future
Nel 2023 sarà riproposto un tavolo di lavoro con gli
stakeholder che insistono nelle aree limitrofe allo scalo per la presentazione
dei rischi emersi dallo studio annuale, ai quali si chiederà di continuare con
la collaborazione nella campagna di riduzione delle attrattive esterne
all’aeroporto. Analoga iniziativa ha trovato riscontro da parte delle
istituzioni locali durante gli anni 2019-2022. Per la lepre e la volpe saranno
effettuati almeno due censimenti notturni uno a marzo 2023 e uno a settembre
2023, sulla base dei risultati si valuteranno le eventuali azioni di
contenimento. Si conta di continuare la collaborazione con le discariche
limitrofe. Infine si conta di continuare a sperimentare la green economy per la
conduzione delle aree verdi in airside”.
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