venerdì 27 agosto 2021

Aeroporto Treviso, il Piano di Rischio e quelle altre scuole in prossimità

Se il PdR non prevede la costruzioni di scuole in specifiche zone, cosa accade quando le scuote/istituti scolastici sono pre-esistenti alla redazione del PdR?

Se l'asilo parrocchiale San Giorgio del Comune di Quinto di Treviso sarà sottoposto a ri-locazione cosa è stato predisposto per le altre?

“Il Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti-RCEA prescrive i requisiti, in materia di sicurezza delle operazioni, per l'emissione ed il mantenimento della certificazione degli aeroporti.”

Il Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti-RCEA rileva con la redazione del Piano di Rischio “il settore dell’aviazione civile è oggi caratterizzato dal massimo grado di sicurezza tra i vari sistemi di trasporto. Tale traguardo si basa essenzialmente sugli elevati livelli di sicurezza raggiunti nella certificazione degli aeromobili e degli aeroporti, utilizzando i più avanzati standard internazionali disponibili della tecnologia e dello stato dell’arte.“

“l’art. 707 del Codice della Navigazione prevede la determinazione di vincoli per le zone soggette a limitazioni, quali quelle nelle direzioni di decollo e di atterraggio; ciò al fine di mitigare le eventuali conseguenze di un incidente. La mitigazione delle conseguenze si basa: - sulla limitazione di presenza umana; - sull’individuazione di attività non compatibili a causa della potenziale amplificazione delle conseguenze di incidenti.

“Nelle zone di tutela A, B e C vanno evitati:

  • insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc... ;

  • costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili;

  • attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale. I piani di rischio sono redatti sulla base dei piani di sviluppo aeroportuali; in mancanza di tali piani, il piano di rischio è redatto sulla base della situazione attuale. Nella redazione dei piani di rischio i Comuni possono adattare il perimetro e l’estensione delle zone di tutela sulla base della configurazione del territorio”.

La Circolare Apt 33 ENAC - Piani di rischio previsti dall’art. 707 del Codice della Navigazione

rileva come “i Comuni non possono autorizzare opere ed attività ubicate lungo le direzioni di decollo ed atterraggio, se non coerenti con il piano di rischio”, un vincolo che ripropone l'interrogativo del che fare per le scuole/istituti esistenti..

La stessa Circolare Apt 33 Enac ricorda:

“Se il piano di rischio interessa il territorio di più comuni, gli stessi devono presentare un documento unitario che contenga le analisi condotte sui rispettivi strumenti urbanistici vigenti e le eventuali misure da adottare per renderli coerenti con le indicazioni del Regolamento dell’Enac. Il piano di rischio deve essere caratterizzato da uniformi criteri di definizione dei parametri urbanistici per la programmazione dell’uso del territorio”.

Ma quale è quindi la situazione all'esterno del sedime aeroportuale dello scalo Canova di Treviso?

Se i media locali hanno riferito che la Save/AerTre, gestore aeroportuale avrebbe programmato di investire 9 milioni di euro sul fronte delle mitigazioni, con il trasferimento della scuola dell'infanzia-asilo parrocchiale San Giorgio” del Comune di Quinto di Treviso - una questione che era stata posta anche dallo studio Tira (2014) per conto del Comune di Treviso - quali eventuali opere di mitigazione e/o rilocazione sono o saranno predisposte per le seguenti scuole/istituti dei Comuni di Quinto e di Treviso:

- scuola Primaria G. Marconi;

- scuola secondaria di I Grado Andrea Mantegna;

- scuola primaria Anna Frank;

- scuola dell'Infanzia di Canizzano;

- scuola dell'infanzia Visitazione BV Maria;

- I.P.A.B. Appiani-Turazza;

- scuola Materna Provera?


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