Il 21 giugno è atterrato il primo volo Emirates-Airbus 350-900, alle ore 13:27 da Dubai, un evento festeggiato dai media del Belpaese.
La novità, tuttavia, non è rappresentata dal primo volo in
Italia di questo aeromobile, ma da un aspetto tecnico/operativo.
Questa tipologia di aeromobile viene identificato nella
flotta di categoria E o F, in funzione della specifica tipologia e, l’autorizzazione
ad operare, per uno scalo di Categoria 4-D è susseguente, ad una autorizzazione
definita dal documento ENAC “Uso dell’aeroporto da parte di aeromobili con
codice letterale superiore” (Numero: 2019/004-APT Ed. n. 1 del 28 novembre 2019).
Come è noto, infatti, l’aeroporto Marconi Bologna è dotato
di una pista 12/30 (ICAO): 4- D – Pista strumentale di precisione fino a CAT III
B. L’identificazione 4 rimanda ad una pista ha una lunghezza superiore a 1800 m,
la sigla D invece ad apertura alare maggiore o uguale a 36 ma inferiore a 52 m
e distanza esterna tra i carrelli principali maggiore o uguale a 9 m ma
inferiore a 14 metri. Le flotte di categoria E ed F, sono contraddistinte
rispettivamente: E con apertura alare maggiore o uguale a 52 m ma inferiore a
65 m e distanza esterna tra i carrelli principali maggiore o uguale a 9 m ma
inferiore a 14 m, avente apertura alare maggiore o uguale a 65 m ma
inferiore a 80 m e distanza esterna tra i carrelli principali maggiore o uguale
a 14 m ma inferiore a 16 m.
Il “PROCESSO DI AUTORIZZAZIONE” illustrato nel documento
ENAC “Uso dell’aeroporto da parte di aeromobili con codice letterale superiore”
dispone che “La proposta di introduzione di un nuovo tipo di aeromobile avente
codice letterale superiore rispetto a quello indicato nella specifica del
Certificato deve essere richiesta per iscritto dal Gestore aeroportuale alla
Direzione Operazioni competente con congruo anticipo rispetto alla data di
avvio delle operazioni con il nuovo tipo di aeromobili”.
Il velivolo Airbus A350-900XWB è classificato ICAO Categoria E, avendo una apertura alare 64,75 m, ha un peso massimo al decollo di 275 tonnellate e, raffrontato con un Boeing 737 700, avente apertura alare di circa 30/35 metri e circa 60tonnellate, sottolinea una novità, anche operativa per parcheggiare l’aeromobile per le procedure check-in & out di passeggeri e cargo.
Come segnalato nel documento citato “Lo studio di
compatibilità, che sarà elaborato anche in accordo alle previsioni di cui al
punto (f) della norma ADR.OR.B.040, dovrà quindi tra l’altro includere un
safety assessment che tenga conto delle interdipendenze con tutte le parti
(anche terze) sulle quali la modifica può avere impatto”, ha potuto confermare
l’operatività di un volo regolare di linea.
E’ una procedura/processo, preliminare, adottata anche altri aeroporti del Belpaese, per autorizzare e operare voli, con frequenza anche
giornaliera, per destinazioni long range, atlantici e orientali far East.
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