Negli anni Novanta è scattato anche il processo di privatizzazione degli aeroporti di proprietà pubblica anche in Italia.
Un processo che è stato imposto a causa delle inefficienze e
dalla crisi che stava coinvolgendo gli scali aerei in un contesto di crescita esponenziale
dei voli a livello nazionale e internazionale. Dall’avvento della British
Airport Authority dell’Aeroporto di Capodichino, la recente acquisizione della canadese
Centerline Airport Partners all’aeroporto di Parma, le prospettive delle
politiche imprenditoriali hanno ampliato e diversificato la policy nel contesto
del PNA-Piano Nazionale Aeroporti.
La realtà degli
ultimi anni ha favorito anche la nascita di una associazione quale Aeroporti2030 con
politiche che intrecciano risultati di specifiche aggregazioni territoriali, illustrate
dalle seguente nota:
“L’Associazione nasce nel 2021 con l’obiettivo di tutelare,
rappresentare e valorizzare, in ambito nazionale ed internazionale, le società
aeroportuali e di promuovere, in modo dinamico e propositivo, lo sviluppo
sostenibile, intermodale, innovativo e digitale degli aeroporti italiani. AEROPORTI
2030 è una realtà aperta alle nuove sfide che guarda al futuro degli aeroporti,
favorendo l’interlocuzione con attori istituzionali, enti di ricerca, partner
industriali e società civile”.
IL comunicato stampa di Assaeroporti del 26 giugno 2024 descrive
lo stato dei rapporti tra le due associazioni.
“ASSAEROPORTI: AEROPORTI DI PUGLIA LASCIA L’ASSOCIAZIONE,
GRAVI LE MOTIVAZIONI ALLA BASE DELLO STRAPPO
Assaeroporti giudica grave la decisione di Aeroporti di
Puglia di recedere dall’Associazione. Le motivazioni rese note dalla Società di
gestione attraverso le dichiarazioni del suo presidente, oltre che generiche e
superficiali, sono infatti assolutamente strumentali. L’impegno per la
sostenibilità, la ricerca dell’innovazione continua, “l’essere oltre
l’immaginazione”, il voler costruire “l’aeroporto del futuro verso il quale
decolliamo” sono enunciazioni che tentano di dare dignità a una scelta dettata
esclusivamente dalla ricerca di visibilità del presidente di Aeroporti di
Puglia.
Come risulta dai verbali delle riunioni degli organi associativi, il presidente di AdP in tutte le riunioni del Consiglio Direttivo a cui ha partecipato nell’ultimo triennio non ha mai messo in discussione scelte, orientamenti e iniziative dell’Associazione. Nell’Assemblea del 2023 ha proposto una modifica statutaria, accolta all’unanimità dagli associati. Nella recente Assemblea del 2024 Aeroporti di Puglia ha, inoltre, votato a favore della riconferma del Presidente di Assaeroporti, ne ha approvato la relazione programmatica, astenendosi invece sulla nomina dei vicepresidenti, in quanto, evidentemente, interessata a quella carica per il proprio presidente.
Assaeroporti resta un’associazione che privilegia gli
interessi complessivi degli associati e le politiche di rafforzamento e
qualificazione del sistema aeroportuale italiano che non possono essere
“scambiati”, né ridimensionati per venire incontro ad ambizioni personali.
Proprio per l’evidenza delle reali motivazioni che hanno
determinato la scelta di Aeroporti di Puglia, appare, infine, sinceramente
eccessivo l’entusiasmo manifestato da Aeroporti 2030 cui Aeroporti di Puglia ha
deciso di aderire. Dovrebbe essere comune obiettivo la piena coesione
dell’intera categoria: purtroppo, si conferma invece l’attitudine a
privilegiare legami associativi basati su motivazioni di carattere personale".