Quale futuro per il sistema logistico integrato tra aeroporto, porto, diga foranea, tunnel, depositi chimici e tanto altro se non inquadrato in un Masterplan alla ricerca di un Parere positivo della Commissione VIA-VAS-VIS?
Una “infrastruttura” che dovrà gestire la partecipazione tra
finanziamenti privati e il pubblico per garantire al territorio e alla comunità
dei residenti tutele ambientali, di safety, di risk in aggiunta all’interesse
del servizio, dei trasporti terrestri, marittimi e aerei.
La sicurezza della navigazione aerea, valuta le
caratteristiche di pista, le conformità ICAO-EASA, eventuali deviazioni e l’ENAC
ricorda come nella sua competenza “individua le zone da sottoporre a vincolo
nelle aree limitrofe agli aeroporti e stabilisce le relative limitazioni. In
applicazione all'art 707 c.ma 5 del Codice della Navigazione, le zone da
sottoporre a vincolo e le relative limitazioni sono riportate in apposite mappe. Gli Enti locali, nell’ esercizio delle
proprie competenze in ordine alla programmazione ed al governo del territorio,
adeguano i propri strumenti di pianificazione alle prescrizioni delle mappe di
vincolo”.
Dal web ENAC, tuttavia, nell’elencazione dei masterplan proposti
quello dell’aeroporto Colombo della città Ligure registra “Genova A.d.G. SpA Master
Plan al 2027”. Le stesse mappe di vincolo, peraltro, sono ancora in
elaborazione.
Il layout integrato e complessivo, tuttavia, non sembrerebbe
ancora completato e/o almeno rispetto al progetto preliminare. Anche con l’impronta
di ulteriori varianti. L’Autorità di sistema portuale avrebbe sottoposto al
Ministero dell’Ambiente la documentazione per la verifica di assoggettabilità a
valutazione di impatto ambientale (Via), trascurando, probabilmente, quella
VAS. Ma quale soggetto istituzionale e su quale “base” potrebbe, di fronte alla
progettazione di tante opere interconesse, ed alle operatività integrate, escludere
la VAS?
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