Scali
del Belpaese: aperti e operativi? A quando una parziale chiusura?
Quanti sono i voli cancellati in ogni singolo scalo? Se ENAC con il
comunicato del 9 Marzo inquadra le “informazioni ai passeggeri su
spostamenti e voli da e per gli aeroporti delle zone “a
contenimento rafforzato” quale è la realtà operativa negli
aeroporti italiani?
Sostenere
come gli aeroporti italiani sono tutti aperti e funzionanti e le
operazioni di volo sono garantite, a condizione che siano osservate
alcune prescrizioni indicate nelle disposizioni” indicate, come si
devono comportare, con quali attese: il passeggero da un lato, i
gestori aeroportuali dall'altro, devono fronteggiare un calo drastico
dei voli per qualsivoglia destinazione: nazionale, internazionale e
intercontinentali.
La
lista dei voli cancellati dagli operatori italiani (Alitalia) ed
europei (Ryanair ed Easyjet tra tutti), all'azzeramento dei voli
intercontinentali di numerosi vettori, hanno determinato una drastica
riduzione del traffico aereo, anche del 50-80%. Dipende dai singoli
scali: Una contrazione di voli e passeggeri con una diretta crisi per
le società di gestione e sulle attività commerciali di un
aeroporto.
L'ipotesi
di chiusura di parecchi aeroporti, non solo per ridurre i costi di
gestione e per mitigare in parte i danni economici, ma piuttosto in
relazione alla residuale attività area, diventa uno scenario che, si
suppone, è in corso di analisi dai “manager e gestori”
aeroportuali.
In
attesa di nuovi eventi il comunicato stampa n. 16/2020 del 9 Marzo
di ENAC rileva:
“Coronavirus:
informazioni ai passeggeri su spostamenti e voli da e per gli
aeroporti delle zone “a contenimento rafforzato
In
merito alle misure disposte ai fini del contenimento dell’emergenza
da epidemia di COVID 19, si fornisce una lettura coordinata delle
disposizioni emanate da parte del Presidente del Consiglio dei
Ministri (DPCM 8 marzo 2020), del Ministro dell’Interno (Comunicato
dell’8 marzo 2020) e del Commissario per l’emergenza della
protezione civile (Ordinanza numero 646 dell’8 marzo 2020),
relativamente agli aspetti di interesse del settore del trasporto
aereo, al fine di standardizzare le azioni negli aeroporti nazionali.
Ciò
premesso si sintetizza quanto segue.
Gli
aeroporti italiani sono tutti aperti e funzionanti e le operazioni di
volo sono garantite, a condizione che siano osservate alcune
prescrizioni indicate nelle disposizioni richiamate e cioè:
• Coloro
che utilizzano il mezzo aereo da/per le zone “a contenimento
rafforzato” di cui al DPCM dell’8 marzo 2020 per esigenze
lavorative, per necessità o per motivi di salute devono compilare e
portare al seguito un modulo fornito dalla Polizia (pubblicato e
scaricabile anche sul sito dell’ENAC) contenente
un’autodichiarazione che attesti le sopraelencate motivazioni.
• Per
i voli al di fuori del territorio nazionale (Schengen o extra
Schengen) i residenti nelle zone “a contenimento rafforzato” di
cui al DPCM dell’8 marzo 2020 dovranno compilare e presentare alla
partenza e all’arrivo l’autodichiarazione con l’indicazione
dello scopo del viaggio.
• Per
quanto riguarda gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, si
ribadisce che gli stessi sono consentiti con le modalità indicate
(autodichiarazione da portare sempre con sé e da esibire, su
richiesta, alle Autorità competenti). Pertanto, lavoratori
nell’ambito del settore aereo, come ad esempio, gli equipaggi dei
vettori, gli operatori aeroportuali etc. possono muoversi da e per le
zone “a contenimento rafforzato”.
L’ENAC
rinnova l’invito ai passeggeri con voli da e per gli aeroporti
all’interno delle zone con restrizioni, a contattare la compagnia
di riferimento per avere informazioni sullo stato effettivo del
proprio volo”.
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