mercoledì 19 luglio 2023

Pescara Aeroporto d'Abruzzo: una pista che passa da 2.419 a 2.805 metri

Perché un aeroporto del Belpaese non deve poter collegare anche voli intercontinentali?

Dal prossimo mese di settembre inizieranno i lavori, il cantiere nell'aeroporto d'Abruzzo di Pescara per l'allungamento della pista. Trascurando le somme stanziate per rendere la pista disponibile a tali voli, probabilmente con gli spazi di RESA - Runway End Sefaty Area di inizio e fine pista, magari di 240 metri, lo scalo abruzzese sarà inserito nel PNA – Piano Nazionale Aeroporti (di prossima emanazione) con tali opportunità operative.

Sui media locali, tuttavia, si legge che l’estensione di 386 metri, si svilupperà verso Chieti, ovvero verso i “grandi centri commerciali” e l’interrogativo da porre rimanda alle usuali considerazioni di safety e risk assessment. Sono state ottemperate? Sono disponibili e analizzabili nel database di input e/o sono riservate?

Il Masterplan e/o Piano di Sviluppo aeroportuale, comunque, tali traguardi dovrebbero essere analizzati ed approvati in relazione al numero di movimenti/ora e/o movimenti/anno.

La comprensibile euforia per l’inizio lavori:

“Questa importante fase” aveva opportunamente rilevato il direttore della Saga, Luca Ciarlini;

 “segna di fatto un passaggio importante per il futuro del nostro aeroporto, soprattutto grazie all'allungamento della pista, che renderà il nostro scalo più sicuro. Entrando nella fase finale del progetto di Masterplan, diamo avvio concretamente a questa nuova sfida”.

“un «evento storico per il nostro scalo, che ci trova pronti ed operativi, soprattutto alle porte di una stagione estiva ricca di nuovi voli e tante novità”, aveva ribadito il presidente Enrico Paolini, potranno far fare il salto di qualità e numerico all’aeroporto d’Abruzzo, superando il milione di passeggeri/anno, per uno scalo fondamentale per il turismo regionale e costiero";

è comunque legittima?

Nessun commento:

Posta un commento