Il parapendista precipitato sul monte Valinis, nel Comune di Meduno (Pordenone) è precipitato da una altezza di oltre 20metri. L’incidente è avvenuto ne primo pomeriggio del 31 ottobre. I soccorsi, tra questi i vigili del fuoco di Maniago hanno trasportato il ferito, un 50enne austriaco, con traumi gravi e fratture, ed è stato portato al pronto soccorso di Pordenone.
Alcuni testimoni avevano lanciato l’allarme dopo aver visto precipitare il parapendio nei per la chiusura improvvisa della vela. L’elisoccorso con un medico, infermiere e tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino, hanno stabilizzato trasportato in barella l’infortunato.
Il secondo incidente è avvenuto il 1 novembre ed ha coinvolto un parapendio a Plan de Corones (Alto Adige), con il decesso del pilota italiano di 46 anni.
L’involo era avvenuto tra il Plan de Corones e Riscone nei pressi di Brunico, in Val Pusteria. Il parapendista si sarebbe schiantato contro un albero. Il soccorso alpino, l'elisoccorso, i carabinieri e la guardia di finanza. L'uomo – sostengono alcuni testimoni – era impegnato in una discesa speedflying, una tipologia di volo a bassa quota e a elevata velocità (anche 100 km/h), con una vela, speciale, più piccola rispetto a quella standard.
Con un elicottero Pelikan 2, il supporto di carabinieri e la guardia di finanza il corpo del pilota è stato trasportato in ospedale.
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