Inaugurato nel 1999 è uno scalo lombardo gestito dalla SAVE. La SAVE di VeneziaTessera-Treviso, pur concentrata nelle infrastrutture Venete, è anche gestore degli aeroporti di Verona e Brescia.In defintiva lo scalo di Montichiari Dal 2002 il Gabriele D’Annunzio è alla ricerca di un rilancio, ma chi comanda nella D’Annunzio è sempre Verona (Catullo) con l’85%, l’unico socio lombardo figura essere la Provincia di Brescia con circa il 2%, e nel tentativo di ottenere una concessione quarantennale dello scalo bresciano è stato presentato un masterplan. Sottoposto all'analisi della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale-VIA nei giorni scorsi ha ricevuto un parere di competenza “interlocutorio” (negativo?) da parte della Regione Lombardia. Ad evidenziare un'anomalo contenzioso tra una gestione aeroportuale e la Regione di riferimento.
L'insolita presa di posizione Regionale è rappresentata ed illustrata dalle sottostanti Interrogazione del consigliere Gian Antonio Girelli e relativa replica da parte dell'assessore Claudia Maria Terzi.
Interrogazione - con risposta scritta
Al Presidente
del Consiglio
regionale
Oggetto: Sviluppo e rilancio Aeroporto di Montichiari
Il
sottoscritto Consigliere regionale,
Premesso che
In questi
ultimi giorni si è sviluppato, sui media un interessante dibattito
sul rilancio e sviluppo
dell’Aeroporto di Montichiari, partendo
da una lettera aperta del Sindaco di Brescia Emilio Del Bono, nella
quale si propone un patto tra mondo economico e Enti Locali (Comune,
Provincia e Regione) per delineare finalmente un disegno unitario del
sistema aeroportuale Lombardo-Veneto che veda finalmente anche tra
gli attori lo scalo bresciano.
Rilevato che
Nel dibattito che
ne è conseguito risulta che Regione Lombardia ha tenuto negli ultimi
mesi vari incontri con la Provincia di Brescia, il Presidente di
ABem (Società Aeroporto Brescia Montichiari) Giuseppe Pasini, nei
quali si starebbe pianificando una newco Tra Brescia e Verona-Venezia
al 50% con la novità della partecipazione di Regione
Lombardia.
La concessione quarantennale dello scalo bresciano è
assegnato alla Catullo S.P.A. nel quale
l’unico socio lombardo
figura essere la Provincia di Brescia con circa il 2% e che i
restanti soci sono da riferire agli scali di Verona Villafranca e
Venezia Marco Polo e che vista la situazione è del tutto evidente
quali siano le difficoltà di rilancio e sviluppo dello scalo stesso
schiacciato tra lo sviluppo ad Ovest di Regione Lombardia (Malpensa,
Linate, Orio) e ad Est di Regione Veneto;
Considerato che lo scalo
bresciano per posizione geografica e struttura abbia invece enormi
potenzialità nello sviluppo, almeno in una prima fase, quale hub
merci di un territorio molto vasto come quello del Nord Est a forte
vocazione manifatturiera;
Interroga l’Assessore competente per
sapere
• Quali sono le intenzioni di Regione Lombardia rispetto
allo sviluppo dello Scalo di Brescia
Montichiari, quali novità
sono emerse rispetto al passato dalle interlocuzioni avute con i
soggetti del mondo politico/economico bresciano sopra enunciati e se
corrispondono al vero le notizie che vedono Regione Lombardia
diventare attore attivo del processo;
• Se Regione Lombardia è
in grado di mettere in atto realmente una politica di rilancio dello
scalo bresciano senza andare a scontrarsi con le da sempre posizioni
dominanti degli Enti che ruotano intorno alla dimensione politico
economica del Nord Ovest della Lombardia e che di fatto hanno in
questi anni contribuito allo stallo nel quale si trova l’Aeroporto
di Montichiari;
• Che tipo di interlocuzione è in atto con il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in ordine al
rispetto da parte della società Catullo dei termini e degli
investimenti previsti dall’affido della Concessione stessa e se non
ritiene opportuno in caso di promuovere una azione di tipo politico
affinché in un senso (sblocco degli investimenti) o nell’altro
(revoca della concessione) Regione Lombardia diventi attore attivo
della questione.
Milano, 7 settembre 2020
f.to Gian Antonio
Girelli
ITR 2783 Sviluppo e rilancio aeroporto di Montichiari
L’aeroporto di
Brescia Montichiari negli ultimi anni ha registrato performance in
calo, sia per i passeggeri che per le merci: si è passati dai circa
400.000 passeggeri del 2005 ai 17.000 circa del 2019.
L’aeroporto
di Montichiari fa parte a pieno titolo del sistema aeroportuale
lombardo (che include tutti gli aeroporti localizzati sul territorio
regionale) e il ruolo dell’aeroporto di Montichiari è incluso
nella pianificazione regionale vigente di cui al Programma Regionale
della Mobilità e dei Trasporti, al Piano Territoriale Regionale, e
al PTRA (Piano d’Area) Montichiari.
Lo scalo bresciano rientra
fra quelli di “interesse nazionale” secondo il DPR n. 201 del 17
settembre 2015, quindi la sua gestione e programmazione è di
competenza statale attraverso ENAC.
In questo senso il gestore
Catullo ha predisposto un apposito Masterplan, che al momento è in
fase di Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero
dell’Ambiente e della tutela del Territorio, che prevede uno
sviluppo fino a quasi 900.000 passeggeri e fino a oltre 400.000
tonnellate di merci al 2030, con investimenti sulle infrastrutture di
volo e sulla viabilità di accesso all’aeroporto, che potranno
contribuire a rendere l’aeroporto più appetibile per le compagnie
aeree.
Regione
Lombardia esprimerà a breve il proprio parere di competenza
nell’ambito della procedura di VIA nazionale.
La situazione
economica attuale data dall’emergenza sanitaria in atto, inciderà
però inevitabilmente sulle tempistiche di attuazione di questo
percorso.
È poi da sottolineare che il Piano Nazionale degli
Aeroporti indica espressamente che l’intendimento del Governo è
quello di incentivare ogni possibile forma di alleanze tra gli
aeroporti di bacino e tra i vari bacini per superare l’ostacolo
della conflittualità fra aeroporti situati a distanze minimali e
creare una visione di sistema e di sviluppo della rete nazionale di
trasporto nel suo complesso.
Regione Lombardia, nell’ambito
delle proprie competenze, ha comunque già da tempo posto le basi per
uno sviluppo organico dell’aeroporto, in primis con il PTRA (Piano
d’Area) Montichiari, strumento che ha permesso di mantenere una
pianificazione specifica per tutelare l’intorno aeroportuale.
Inoltre, sono state programmate dalla Regione molte opere
infrastrutturali per migliorare l’accessibilità all’aeroporto:
alcune sono state già realizzate, come la Brebemi, altre sono in
corso di realizzazione, come il Raccordo autostradale
Ospitaletto-Montichiari.
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