Dopo il black-out/rateo zero occorso al sistema “radar” milanese, dopo il ripristino coordinato tra ENAV ed ENAC, con le indagini disposte e in corso per individuare le origini dell'avaria, la loro soluzione per evitare eventuali criticità nella fase estiva dei voli (periodo a maggior traffico nel flusso dei movimenti nelle piste geo-localizzate nell’area e nei sorvoli), anche il mondo della politica italiana interviene. L’interrogazione sottostante è stata presentata dall'onorevole Anthony Emanuele Barbagallo (Pd).
"Al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Per sapere, premesso che:
sabato 28 giugno 2025 si è verificata un'avaria al sistema
di trasmissione dati radar presso il Centro di controllo d'area (Acc) di
Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul nord-ovest d'Italia,
relativa ad un problema di connettività;
nel primo fine-settimana di vacanze, l'impatto di tale
avaria è stato devastante per i passeggeri rimasti bloccati a terra per ore,
con famiglie costrette a passare la notte in aeroporto e, in molti casi,
vacanze rovinate;
a seguito delle pressanti richieste per avere informazioni
sono state rilasciate due dichiarazioni che dicono due cose diverse;
l'Enav (Società nazionale assistenza volo) ha dichiarato che
l'avaria al sistema di trasmissioni dati radar è riconducibile al fornitore
esterno di telecomunicazioni che le garantisce, ovvero Tim;
Tim, in risposta alle dichiarazioni di Enav, ha precisato
che la trasmissione dei dati viene garantita da sistemi ridondanti per cui, ove
non funzioni un canale, se ne attiva un altro di backup e ha infine rilevato
che il funzionamento del radar dipende da diversi sistemi riferibili a
differenti operatori e che sulla base delle informazioni in suo possesso, si
considera estranea ai fatti, confidando nelle analisi in corso per stabilire la
catena delle responsabilità anche nell'ottica di evitare che l'accaduto possa
ripetersi;
secondo quanto dichiarato dal presidente di Enac in una
intervista rilasciata a 'La Repubblica' il primo luglio 2025 ciò che è accaduto
è anomalo considerato la ridondanza dei sistemi di Enav, proprio per evitare
questi disagi e ha annunciato che lo stesso ente avvierà una commissione di
indagine al fine di redigere un report destinato al Governo, che chiarirà cosa
è accaduto;
in merito a disservizi recenti simili a quello del 28 giugno
2025, dal sito di Enav e da altre fonti di informazioni riprendiamo quanto
segue:
Napoli, 9 giugno 2025: Enav SpA riduce il numero dei voli in
arrivo presso l'aeroporto di Napoli-Capodichino per un malfunzionamento
meccanico al sistema radar deputato alla sorveglianza dell'area di
avvicinamento dello scalo;
20 ottobre 2024: grossi disagi negli aeroporti di Lombardia,
Piemonte e Liguria a causa di un problema al sistema operativo della gestione
dei dati della sala radar del Nord-Ovest;
3 maggio 2024: aereo dell'Enav finisce fuori pista
all'aeroporto di Olbia: scalo temporaneamente chiuso e voli dirottati;
ad avviso degli interroganti è fondamentale che il Governo
si assuma la responsabilità di dare certezza su cosa sia effettivamente
successo il 28 giugno 2025 anche tenendo conto delle versioni discordanti
fornite da Enav e Tim nell'ottica di evitare il ripetersi di disservizi così
gravi e fornendo risposte chiare ed immediate sulle responsabilità e sulle
misure adottate per prevenirle–:
quali iniziative di competenza il ministro interrogato abbia
adottato per chiarire la catena delle responsabilità per il guasto al Centro di
controllo d'area di Milano nell'ottica di evitare che l'accaduto possa
ripetersi e con l'obiettivo di fornire una versione unica di tale disservizio;
alla vigilia delle vacanze estive e considerata la
strutturale difficoltà del trasporto ferroviario, quali iniziative intenda
adottare il ministro interrogato per garantire all'utenza un trasporto aereo
efficiente e sicuro e rimborsi celeri e sicuri in caso di ritardi;
Nessun commento:
Posta un commento